Se siamo genitori, è normale essere costantemente in pensiero per i nostri figli. Siamo sempre attenti al loro corretto sviluppo e alla loro salute in generale. Può capitare che nostro figlio lamenti dolori molto forti alle caviglie, che gli impediscono persino di dormire la sera. Questo potrebbe essere dovuto alla crescita. Tuttavia, se il dolore persiste oltre i 10 anni, potrebbe essere sintomo di una conformazione errata della volta plantare, ovvero dei cosiddetti piedi piatti. Se non adeguatamente curato, il piede piatto potrebbe portare a problemi a caviglie e ginocchia. È bene specificare che questo disturbo non è legato unicamente all’infanzia, ma potrebbe manifestarsi anche in età adulta, in presenza di fattori di rischio quali obesità, traumi al piede, artrite e invecchiamento.
I sintomi
Indice dei contenuti
Normalmente, la parte interna e centrale del piede, non appoggia a terra. Il peso è correttamente distribuito sulla parte esterna, per consentire una camminata regolare. Nelle persone con i piedi piatti, la parte centrale e interna del piede tocca il suolo durante la camminata e questo comporta dolore e gonfiore alle articolazioni.
Il piede piatto può rimanere asintomatico, in quel caso non dovrebbe essere necessario rivolgersi al medico. Altre volte si potrebbe avvertire dolore alla pianta, al tallone e alla caviglia, oltre che gonfiore al collo del piede e rapido affaticamento.
In presenza di questi sintomi, sarebbe bene rivolgersi ad un ortopedico, che valuterà la meccanica del piede e sottoporrà il paziente ad alcuni esami specifici, per effettuare una corretta diagnosi. Ci sono diversi elementi che possono suggerire la presenza di questa malformazione. Per esempio, se si nota che le suole delle scarpe si consumano più velocemente nella zona interna, oppure se, visibilmente, manca l’arco plantare del piede o se si lamentano piedi deboli e sensibili.
Attenzione a gonfiore e dolore a piedi e caviglie perché secondo gli esperti potrebbero essere sintomo di questa problematica da non sottovalutare
Il trattamento di questa malformazione è di natura preventiva. Per evitare problematiche dolorose come dita a martello e alluce valgo in età adulta, solitamente l’ortopedico propone l’uso di plantari ed eventualmente esercizi e sport pensati per il rinforzo muscolare. Soltanto se i trattamenti conservativi non dovessero dare risultati, il medico potrebbe suggerire l’intervento chirurgico, solitamente da effettuarsi tra i 9 e i 14 anni di età. Anche in età adulta, si potrà richiedere la consulenza di un medico ortopedico competente e vale lo stesso discorso: si ricorre prima alla conservativa e solo in un secondo momento, se necessario, si valuta l’intervento. Perciò, attenzione a gonfiore e dolore a piedi e caviglie, perché potrebbero nascondere un problema più serio, da non sottovalutare. Nel dubbio, è bene chiedere un consulto medico ed evitare assolutamente di mettere in pratica rimedi casalinghi!
Lettura consigliata