Attenzione a foto, conversazioni e messaggi che conserviamo in WhatsApp e Facebook perché potrebbero essere legalmente pericolosi

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Nella vita quotidiana tanti di noi utilizzano il telefono moltissimo tempo. Infatti, ormai i nuovi smartphone hanno così tante funzioni da creare una sorta di dipendenza. È ovviamente possibile chiamare e mandare messaggi con questi cellulari avanzati, ma molti li usano per lavorare, svagarsi, cercare informazioni. Non solo, moltissimi utilizzano il telefono per registrare foto e video che, poi, rimangono nella memoria del cellulare.

Come si diceva, moltissimi utilizzano il telefono cellulare per lavorare. Non solo per contattare, telefonicamente oppure tramite email, colleghi o clienti. Infatti, sempre più diffuso è l’utilizzo di applicazioni, quali ad esempio WhatsApp, per comunicazioni, anche importanti, di lavoro. Molti altri concludono accordi e contratti utilizzando il telefono e le applicazioni. Si pensi ad esempio al contratto di affitto, molti contattano il proprietario di casa per messaggio, raggiungendo anche accordi di massima.

Attenzione ai documenti nella memoria del telefono

Moltissime grandi aziende, ad esempio Amazon, permettono, tramite un’applicazione, di acquistare dal telefono beni e oggetti. L’acquisto di un oggetto, scambio di denaro contro un bene, è un vero e proprio contratto con pieno valore legale. Dunque, da questo rapido elenco si capiscono bene l’importanza legale e le conseguenze giuridiche dell’utilizzo del telefono. Dunque, occorre fare attenzione a foto, conversazioni e messaggi o qualsiasi altro tipo di documento conservato nella memoria del telefono.

Allo stesso modo dobbiamo fare molta attenzione a ciò che facciamo utilizzando i social, le applicazioni e le funzioni del telefono. Infatti, la giurisprudenza ha ricordato più volte che rischia la reclusione o il risarcimento del danno chi conserva documenti che ne provano la colpevolezza. I giudici potrebbero condannare un soggetto, sia in sede civile che penale, utilizzando come prova ciò che trovano nel suo telefono. Ad esempio, in un caso recente i giudici hanno ritenuto che dei messaggi e delle conversazioni WhatsApp e Facebook costituissero prova in un processo civile. Si trattava di una causa di divorzio.

Attenzione a foto, conversazioni e messaggi che conserviamo in WhatsApp e Facebook perché potrebbero essere legalmente pericolosi

Ancora più di recente, la Corte di Cassazione si è espressa sul punto con la sentenza 22417 del 2022. Si trattava di un processo penale. I giudici avevano confermato la custodia cautelare di un soggetto proprio utilizzando come base probatoria dei messaggi WhatsApp. Non solo, ma anche altri documenti conservati nella memoria del telefono.

Secondo la Corte messaggi WhatsApp e memoria del telefono sono documenti utilizzabili in giudizio, in base all’articolo 234 codice penale. E per acquisirli il giudice non ha bisogno di mettere in campo, a favore del soggetto, le garanzie delle intercettazioni o sull’acquisizione della corrispondenza.  Dunque, occorre prestare molta attenzione a che cosa facciamo e che cosa conserviamo nel telefono perché potrebbe avere un grande peso legale.

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