Il crimine non dorma mai, neanche a Natale quando la tradizione, e forse solo lei, vorrebbe tutti più buoni. Abbiamo già illustrato come funziona la truffa che clona la carta e svuota il conto corrente.
Oggi la Redazione di ProiezionidiBorsa presenterà un’altra truffa allo sportello ATM che sta balzando agli onori della cronaca in questi giorni. In sostanza si tratta di un raggiro che sfrutta alcuni vecchi trucchi e ne aggiunge altri. Al verificarsi della situazione che a breve esporremo, un signor X mascherato da anima pia comparirà sulla scena e il furto si completa. Descriviamo questa scena, quindi, restando attentissimi alla nuova truffa allo sportello Bancomat che mangia la carta e mette le mani sui soldi.
Come funziona la nuova truffa allo sportello
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Il latrocinio degli ultimi giorni portato avanti dai malfattori risponde al nome di “Lebanese Loop”. Il termine fa riferimento a un dispositivo, di norma in plastica, apposto sull’apparecchio ATM, a volte accanto alla tastiera. Viene fissato con estrema maestria, così da farlo sembrare una parte integrante dello sportello.
L’obiettivo è invece quello di trattenere all’interno la card inserita dal cliente che intende prelevare o eseguire altre operazioni.
Dopo i primi tentativi andati a vuoto di estrarre la carta Bancomat, un’onda di panico travolge l’ignara vittima. È in quel momento che entra sulla scena un finto cliente in (falsa) attesa di prelievo che si avvicina a prestare soccorso. In realtà l’intento del soccorritore è solo carpire altri dati del malcapitato, come il PIN.
In un momento successivo, il malfattore ritornerà a recuperare dispositivo e card.
Attentissimi alla nuova truffa allo sportello Bancomat che mangia la carta e mette le mani sui soldi
Polizia di Stato e Forze dell’Ordine da tempo continuano la loro incessante opera di sensibilizzazione della cittadinanza. L’invito come sempre è duplice e consiste da un lato nel segnalare tutte le anomalie e/o episodi anomali e sospetti. Dall’altro mettere in atto una serie di semplici accorgimenti che, puntualmente, in quei momenti vengono dimenticati. Tra questi citiamo:
- una veloce verifica della integrità generale dello sportello ATM in sé;
- nello specifico, accertarsi che la tastiera sia quella originaria, fissa, e che nessun’altra tastiera sia stata sovrapposta;
- controllare in modo particolare la fessura di inserimento del Bancomat. Non deve presentare anomalie, sporgenze, parti rimovibili, di diverso colore o formato o design;
- diffidare dell’aiuto di estranei e rifiutare sempre di far fare ad altri il blocco della propria card. Quel passaggio, infatti, richiede dati personali, proprio quelli di cui necessita il truffatore;
- sfruttare sempre le 2 mani: una per digitare il codice PIN, l’altra per coprire la mano scrivente;
- bloccare seduta stante la card, contattando il numero verde e/o le Forze dell’Ordine, se qualcosa di sospetto ha attirato l’attenzione.
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