Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il calendario delle aste dei titoli di Stato del mese di marzo 2025. I protagonisti delle nuove emissioni saranno sia BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) sia BTP (Buoni del Tesoro Poliennali), in modo tale da soddisfare contemporaneamente le esigenze degli investitori istituzionali e dei retail. Nel dettaglio, le date da ricordare sono le seguenti:
- 12 marzo: asta BOT;
- 13 marzo: asta di titoli di Stato a medio-lungo termine;
- 26 marzo: asta di BTP Short e di BTP indicizzati all’inflazione (BTP€i);
- 27 marzo: asta BOT;
- 28 marzo: asta di titoli di Stato a medio-lungo termine.
Prima di ogni singolo collocamento (di norma nei quattro giorni lavorativi antecedenti), ci sarà un’apposita comunicazione indicante il tipo, la durata e i tassi di interesse minimi garantiti dei titoli di Stato.
Aste BOT e BTP marzo 2025: le caratteristiche dei titoli di Stato a breve e a medio-lungo termine
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I BOT verranno collocati tramite le aste del 12 e del 27 marzo. La prima data sarà dedicata ai titoli con scadenza a 12 mesi, mentre la seconda a quelli con scadenza a 6 mesi. Il Ministero, tuttavia, può stabilire ulteriori emissioni di BOT a 3 mesi, in base alle esigenze di tesoreria.
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Aste BOT e BTP marzo 2025: le caratteristiche dei titoli di Stato a breve e a medio-lungo termine
I Buoni Ordinari del Tesoro sono titoli di Stato che rimborsano alla pari. Non hanno cedole periodiche (come i BTP), ma il loro rendimento è costituito dallo scarto di emissione, cioè dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso.
I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali), invece, saranno i protagonisti delle aste del 13 e del 28 marzo. Si tratta di titoli a medio-lungo termine, con cedola fissa pagata ogni sei mesi e scadenza che va dai 18 mesi ai 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni. Di solito, nell’emissione di metà mese vengono collocati i BTP con scadenza a 3 e 7 anni oppure, se il mercato lo richiede, con scadenza maggiore, a 15 o 30 anni. Durante l’asta di fine mese, invece, vengono collocati i BTP a 5 e 10 anni.
I BTP sono emessi attraverso il meccanismo dell’asta marginale; il guadagno per i sottoscrittori è dato dalle cedole fisse semestrali e dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione (in caso di acquisto in asta) o di acquisto (in caso di acquisto sul mercato secondario) e il valore nominale rimborsato a scadenza.
BTP Short Term e BTP€i: ideali per chi cerca investimenti sicuri e a breve termine
Il 26 marzo saranno emessi i BTP Short Term e i BTP€i (BTP indicizzati al tasso di inflazione). I BTP Short Term differiscono dai BTP nominali solo per la scadenza, che va dai 18 ai 30 mesi. Anche in questo caso, dunque, il guadagno per gli investitori è dato sia dalle cedole fisse semestrali sia dalla differenza tra il prezzo di emissione e il valore di rimborso.
I BTP indicizzati all’inflazione dell’eurozona (BTP€i), infine, vengono generalmente collocati con cadenza mensile e consentono ai sottoscrittori di proteggere i risparmi dall’incremento dei prezzi. La loro caratteristica primaria, infatti, è la rivalutazione del capitale rimborsato a scadenza e delle cedole pagate ogni sei mesi al tasso di inflazione dell’eurozona, rilevato dall’EUROSTAT tramite l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC) con esclusione del tabacco.