Asset class USA: cosa prediligere tra comparto azionario ed obbligazionario

Asset class USA-Foto da pixabay.com

Pochi giorni ed entreremo nel 2024. E, come di prassi, all’inizio di un nuovo anno finanziario, viene spontaneo domandarsi quale sia l’asset class su cui puntare. In particolare tra comparto azionario ed obbligazionario. In questo articolo ci proponiamo di rispondere a questa domanda, con specifico riferimento agli indici  Usa, non dal punto di vista dell’analisi tecnica. Ma utilizzando, invece, un modello econometrico proveniente dalla FED. Asset class USA: cosa prediligere tra comparto azionario ed obbligazionario.

Modello o modelli FED. Di cosa si tratta?

Esiste un modello econometrico, usato dalla FED in via ufficiosa, per stimare il livello raggiunto da un indice azionario USA, in rapporto al rendimento del titolo di Stato decennale.

Il modello è usato in via ufficiosa, nel senso che la FED non ha mai dichiarato, ufficialmente, di usarlo, ma si ritiene che sia stato usato, a quanto pare almeno dall’epoca di Greenspan.

Ma in cosa consiste?

Praticamente, si tratta di mettere a confronto il rendimento del titolo di Stato decennale con il rendimento di un indice azionario, rappresentato dal rapporto tra utile per azione e quotazione.

Un altro modo per calcolare questo rendimento è quello di dividere il numero 1 per il p/e.

Ad esempio se il p/e di un indice è 5, faremo 1/5, da cui ricaviamo 0,2, ossia il 20%.

Il rendimento dell’azionario è quindi in equilibrio con quello obbligazionario, se uguale al rendimento del titolo di Stato decennale.

Alcune riflessioni hanno portato a correggere tale modello originario, richiedendo che al rendimento del decennale si aggiunga un premio del 5% per il mercato azionario.

Quindi, nell’esempio di prima, se il titolo di Stato decennale rende il 20%, l’azionario dovrebbe rendere, per essere in equilibrio, il 25%.

Stima del fair value o altro?

Teoricamente, questi modelli econometrici dovrebbero essere in grado di stimare il corretto fair value di un indice azionario. Partendo dal rendimento del decennale.

Ad esempio se il rendimento del titolo di Stato decennale è pari al 10%, basterà dividere il numero 1 per il rendimento espresso in forma decimale. In questo caso, quindi, per 0,1 o per 0,15, se si considera anche un premio per il maggior rischio azionario.

Quindi otteniamo, rispettivamente,  un p/e di equilibrio di 10 e di 6,6.

Occorre tuttavia osservare che la curva dei rendimenti, in USA, solitamente inclinata positivamente, è invece invertita al ribasso dal 2022, situazione insolita, e che altre volte ha anticipato periodi recessivi.

Questa anomalia, a prescindere dalle capacità predittive dell’inclinazione ribassista, potrebbe comportare una limitazione del possibile confronto tra azionario ed obbligazionario, al fine di calcolare il corretto fair value di un indice azionario.

Resta tuttavia, ad avviso di chi scrive, la potenzialità di confronto per valutare l’asset class, su cui sia preferibile puntare.

Questo significa che un indice azionario potrebbe quotare a premio o a sconto ma, indipendentemente da questo elemento, essere comunque preferibile o meno, rispetto al comparto obbligazionario.

Per effettuare tale valutazione, dal momento che non si tratta di stimare il corretto fair value, per il quale pare opportuno considerare anche un risk premium, possiamo quindi utilizzare il semplice confronto tra rendimento azionario ed obbligazionario, senza aggiunta del premio del 5%.

Applicazione ai principali indici USA

Fatte queste doverose premesse, procediamo, quindi, con l’applicazione del metodo ad alcuni principali indici USA. Come abbiamo detto, non al fine di stimare il loro fair value espresso come p/e di equilibrio, ma semplicemente per comprendere se quotino a premio o a sconto rispetto all’obbligazionario. Ed a prescindere, quindi, da uno stato di sopra o sotto valutazione intrinseca.

Il rendimento del decennale USA è 3,89%.

Vediamo quali rendimenti offrono invece alcuni principali indici azionari USA, calcolato con la formula: 1/(p/e). Si considera, in questi calcoli, il p/e proiettato per l’anno in corso.

Dow Jones: 4,8%.

S&P 500: 4,6%.

Nasdaq 100: 3,47%. 

Russell 2.000: 3.7%.

Asset class USA: cosa prediligere tra comparto azionario ed obbligazionario. Conclusioni

Come notiamo, due indici. Dow Jones e S&P 500, presentano rendimenti superiori, rispetto all’obbligazionario, A differenza degli altri due indici.

All’esito della presente analisi, risulta quindi preferibile puntare sugli indici con maggior rendimento rispetto all’obbligazionario, rispetto agli altri ed al comparto obbligazionario.

Peraltro alcune analisi tecniche, condotte sui rendimenti dei titoli di Stato statunitensi, evidenziano una situazione di contrazione dei rendimenti e di come, quindi, le principali occasioni di investimento su tale comparto siano ormai alle spalle. Consideriamo, ad esempio, che il rendimento di diversi titoli di Stato USA, lungo i diversi tratti della curva, hanno ormai rotto al ribasso importanti medie mobili, compresa quella a 200 giorni. Indicazione, visto il ritardo con cui queste rotture intervengono, che probabilmente, almeno nel medio termine, il ribasso dei rendimenti, e conseguente rialzo delle quotazioni, ormai abbia già percorso un tratto significativo del proprio cammino.

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