Assegno di Inclusione, aumenti a partire da gennaio 2025 e accesso più facile: le novità

Assegno di Inclusione, aumenti a partire da gennaio 2025 e accesso più facile: le novità

Grazie alle recenti modifiche apportate dal Governo, dal prossimo anno saranno molte di più le famiglie che potranno accedere all’Assegno di Inclusione. Spiccano nuovi requisiti necessari, più flessibili, e anche aumenti.

Si stima che dal prossimo anno saranno oltre 50 mila in più le famiglie che avranno accesso all’ADI, la misura di sostegno agli indigenti ideato dal Governo Meloni al posto dell’RdC. Questo sarà possibile grazie alle regole decise in regime di Manovra di Bilancio. Sale anche l’importo mensile, così come vengono aggiunti ulteriori parametri e innalzamenti delle soglie di accesso al beneficio.

Di quanto aumenta l’assegno per il supporto alla Formazione Lavoro

Non erano mancate polemiche circa le troppe restrizioni inerenti l’accesso all’Assegno di Inclusione, che a differenza dell’ex RdC limitavano di fatto la platea di beneficiari. Inoltre l’obbligo di iscrizione alla piattaforma Siisl aveva forse scoraggiato molti cittadini a causa della scarsa confidenza con i sistemi digitali. Probabilmente è per queste motivazioni che il Governo ha deciso di dare una rinfrescata alle normative e regolamenti dell’ADI.

La prima bella notizia riguarda l’aumento dell’importo mensile erogato ai soggetti che accedono al supporto alla formazione: il sussidio sale da 350 a 500 euro. Inoltre l’accesso a detto progetto viene concesso per un ulteriore anno, ovviamente a chi segue corsi di formazione. Inoltre, l’assegno potrà essere utilizzato anche dai componenti del nucleo che partecipano alle politiche attive per il reinserimento lavorativo, anche se non rientrano nella fascia d’età prevista (18-59 anni). Infine, sale anche l’ISEE per accedere al supporto formazione e lavoro, che passa da 6.000 a 10.140 euro.

Requisiti di accesso all’ADI, cosa cambia nel 2025

Aumenta il tetto massimo ISEE per accedere all’ADI, che nel 2025 passa da 9.360 a 10.140 euro, così come il reddito familiare annuo (da 6.000 a 6.500 euro), nonché la soglia per i nuclei con disabili o anziani, che sale a 8.190 euro. In virtù di questi nuovi massimali si stima che saranno numerose le famiglie – prima escluse – che potranno fare la domanda di Assegno di Inclusione.

Per quanto riguarda invece l’assegno ADI vero e proprio non risultano incrementi in vista, e si assesta sui 600 euro mensili. Il sussidio ha una durata complessiva di 18 mesi, con la possibilità di proroga di ulteriori 12 mesi. Questo probabilmente perché le prestazioni saranno riconosciute nei limiti del fondo messo a disposizione, sebbene siano previsti incrementi del plafond nel 2026 e nel 2027. Non cambiano invece gli altri parametri indispensabili per l’accesso: nucleo familiare con almeno un componente over 60 o minore o disabile, che è inserito in un programma di aiuto da parte degli assistenti sociali territoriali. Il sussidio non viene concesso a chi si è dimesso volontariamente senza giusta causa e se nel nucleo familiare sono state immatricolati veicoli negli ultimi 3 anni, salvo quelli per disabili.

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