Oltre all’assegno unico, al Bonus asilo e altri benefici, le mamme in difficoltà possono richiedere presso i propri Comuni di residenza un importante aiuto. Queste potranno ottenere come sostegno alla maternità ben 1.917,30 euro. Ecco di cosa si tratta.
L’arrivo di un bambino è sempre un momento di gioia all’interno di una famiglia e diventare mamma per ogni donna è un dono meraviglioso. Tuttavia per chi si trova in condizioni economiche disagiate, la nascita di un bebè provoca notevoli preoccupazioni e la felicità del momento potrebbe esserne oscurata. Per questo il nostro legislatore ha previsto diversi benefici a sostegno della genitorialità, il più conosciuto tra tutti è sicuramente l’assegno unico. Ma non mancano ulteriori Bonus per chi si trova in condizioni economiche disagiate, come la Carta Acquisti di 40 euro mensili per la spesa. Quest’ultima infatti, oltre ai sessantacinquenni che si trovano in una situazione economica disagiata, può spettare anche ai genitori con figli d’età inferiore a 3 anni. Inoltre tra i diversi Bonus, rientra anche l’Assegno di maternità dai Comuni. Si tratta di una prestazione assistenziale concessa dai Comuni ma erogata dall’INPS a favore delle mamme, in caso di parto, adozione o affidamento preadottivo di un bambino. Possono richiederlo le cittadine italiane, europee ed extracomunitario che non hanno una contribuzione sufficiente per ottenere l’indennità di maternità ordinaria. Sono richiesti inoltre determinati limiti reddituali.
L’assegno alle mamme dai Comuni quest’anno sarà più alto, ecco perché
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Tale sostegno economico, sussistendone i presupposti, viene erogato per 5 mesi alle mamme che ne fanno richiesta. Ogni anno l’importo dell’assegno viene rivalutato sulla base dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Nel 2023, oltre alle pensioni più alte, per effetto della rivalutazione anche l’assegno alle mamme dai Comuni sarà più alto. Ad ufficializzare gli importi è un comunicato del Dipartimento per le politiche sociali della famiglia pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 febbraio. In particolare risultando la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati pari all’8,1%, aumenta anche il suddetto assegno. Per il 2023 tale beneficio è pari ad euro 383,46, qualora spettante nella misura intera per un massimo di 5 mensilità. Inoltre, nel comunicato si fissa anche la soglia reddituale da non superare per ottenere la misura. In particolare, è necessario che il valore ISEE del nucleo familiare non superi i 19.185,13 euro.
Come richiederlo
La domanda dovrà presentarsi presso il proprio Comune di residenza che informerà le interessate di tutti i requisiti e certificazioni necessarie ai fini dell’erogazione. Queste ultime per ottenere l’importo nella misura intera, non dovranno
beneficiare di altri trattamenti di maternità. Qualora percepiscano qualche altra indennità ma di minore importo, potranno ottenere la differenza. Ad ogni modo sarà opportuno consultare il sito web del proprio Comune di residenza per avere maggiore contezza di quanto necessario.