Se si perde il lavoro prima di raggiungere i 42 anni e 10 mesi che servono per accedere alla pensione anticipata ordinaria cosa si può fare? Trovare una nuova occupazione dopo una certa età non è facilissimo. I datori di lavoro, infatti, sono restii ad assumere personale non più giovanissimo. Ed inoltre non sempre si è al passo con le nuove tecnologie. Attendere, senza lavorare, la pensione di vecchiaia a 67 anni non per tutti è possibile. Servirebbe avere qualcuno che ci mantiene o avere una rendita abbastanza alta che permetta di vivere per qualche anno senza entrate. Ma non sempre si è previdenti e si mettono da parte capitali in tal senso. Arrivare alla pensione anticipata 42 anni e 10 mesi di contributi non è impossibile per chi non lavora.
Vagliamo le possibilità
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Innanzitutto è bene sapere che l’anno di servizio militare da diritto a contributi figurativi che sono utili alla pensione, sia al diritto che alla misura. E che non sempre questo periodo è riscattato prima della domanda della pensione. Quindi, va considerato anche questo anno in quelli di contributi posseduti (ovviamente se si è uomini e se non se ne è già chiesto il riscatto).
Va valutato, poi, il periodo che manca al raggiungimento del requisito contributivo per l’accesso, se supera i 5 anni sicuramente non è possibile raggiungerlo senza trovare un nuovo lavoro. Ma sicuramente se il lavoratore ha perduto involontariamente la propria occupazione ha diritto alla NASPI. Che è coperta da contribuzione volontaria. Utile al diritto e alla misura della pensione.
Arrivare alla pensione anticipata 42 anni e 10 mesi di contributi anche per chi non lavora
Se i contributi figurativi della NASPI non dovessero bastare bisogna cercare qualche periodo della propria storia lavorativa che possa essere riscattato onerosamente. Contributi omessi con la costituzione di una rendita vitalizia, riscatto Laurea, sono tutte soluzioni percorribili. È pur vero che il riscatto ha un costo a volte anche abbastanza elevato. Ma bisogna considerare che per pagarlo è possibile richiedere anche un finanziamento. Ed in questo modo si può tornare ad avere un reddito fin da subito con cui ripagare il prestito richiesto.
Che, poi, in ogni caso, al termine del lavoro precedente il lavoratore può aver avuto diritto anche ad un corposo TFR che potrebbe proprio investire nella propria pensione in questo senso.
Se i contributi da riscatto non bastassero?
A questo punto, se mancasse ancora qualche periodo per raggiungere i fatidici 42 anni e 10 mesi di contributi, si potrebbe ricorrere ai contributi volontari. Si dovrebbe richiedere all’INPS l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari e procedere al versamento trimestrale del periodo che manca.
Questo potrebbe richiedere del tempo, anche in base a quanto è il periodo effettivo da coprire. Ma al termine dei versamenti si potrebbe avere diritto alla pensione anticipata ordinaria. Che con 42 anni e 10 mesi di contributi sicuramente non avrà un importo basso.
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