Arrivano subito 1.000 euro a vedove e orfani maggiorenni che presenteranno ricevute e fatture per queste spese

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La morte del coniuge in molte famiglie rappresenta una perdita non solo affettiva. Con la scomparsa del partner ci si potrebbe trovare in una condizione di ristrettezze economiche. Cò accade soprattutto nei nuclei monoreddito quando viene meno proprio il contribuente che aveva un impiego retribuito. Quando dalla dichiarazione dei redditi emergono situazioni di difficoltà finanziarie lo Stato interviene con ulteriori misure a sostegno. E di fatto succede che oltre alle pensioni di reversibilità l’INPS paga anche altri assegni mensili alle vedove di quest’età. E che proprio chi possiede alcuni particolari requisiti maturi il diritto a somme di denaro aggiuntive al di là di quelle spettanti. Nella maggior parte dei casi però non si tratta di erogazioni che l’Ente accredita in automatico. È infatti necessario formulare una specifica richiesta, compilare alcuni moduli e presentare la documentazione utile al riconoscimento di ulteriori benefici economici.

Fra le diverse misure a sostegno ricordiamo che arrivano subito 1.000 euro a vedove e orfani maggiorenni che presenteranno ricevute e fatture per queste spese. E che pertanto è fondamentale conservare la copia del pagamento effettuato in modo da attestare per iscritto la spesa sostenuta. A volte anche per distrazione o superficialità si buttano documenti che invece occorre esibire in alcune particolari occasioni. E purtroppo l’INPS arriva a sospendere o a tagliare immediatamente il pagamento di quest’assegno sulle pensioni di reversibilità in questi casi.

Similmente qualche pensionato potrebbe ritrovarsi con un assegno mensile più basso del solito. Vi è infatti la possibilità che l’importo diminuisca in relazione all’inflazione e ai costi della vita. Non a caso sono proprio queste le sfortunate vedove a cui l’INPS taglierà le pensioni di reversibilità da gennaio prossimo.

Arrivano subito 1.000 euro a vedove e orfani maggiorenni che presenteranno ricevute e fatture per queste spese

I lavoratori iscritti all’Enasarco possono fruire di diverse prestazioni assistenziali e contributi economici. Vi sono quelli relativi alla maternità e alla nascita, come anche quelli per assistere anziani e disabili. Ma anche riconoscimenti e premi per la frequentazione di scuole e facoltà universitarie. E fra i tanti sussidi finanziari vi sono anche quelli a parziale copertura di eventuali spese funebri. Nel momento del decesso del titolare la Fondazione versa un assegno di importo pari a 1.000 euro come partecipazione ai costi funerari.

Nel bando si legge infatti che possono richiedere tale prestazione il coniuge superstite e i figli maggiorenni. Questi ultimi nel caso in cui presentino grave disabilità o siano studenti in corso fiscalmente a carico del defunto. Inoltre è possibile richiedere il contributo di 1.000 euro anche per figli di età inferiore ai 18 anni in assenza dell’altro genitore. L’ammontare della prestazione copre il 50% delle spese funerarie fino alla somma soglia di 1.000 euro. Tramite PEC o raccomandata si dovrà infine inviare ricevuta delle spese, modello ISEE valido e copia del documento d’identità.

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