Il nuovo anno è quasi alle porte e già si impongono alcune regole che interessano la quotidianità di ciascuno. Ogni giorno, infatti, si effettuano pagamenti di ogni genere e spesso alcune azioni diventano talmente automatiche da non accorgersi che si potrebbe incorrere in sanzioni pecuniarie. Secondo quanto prevede l’articolo 18 del D. Lgs. n. 231 del 21 novembre 2007, si avvicina una nuova stretta sull’utilizzo del denaro contante. Arrivano multe salatissime a chi commette una distrazione con questi comuni pagamenti e di seguito vediamo a cosa ci si deve preparare.
A cosa stare attenti quando si trasferisce del denaro nelle diverse situazioni
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Quando si parla di trasferimento di denaro o di pagamenti, è sempre bene conoscere le regole che detta la Legge in merito. Un esempio riguarda la dicitura “non trasferibile” quando si compila un assegno. Come abbiamo indicato in precedenza, possono arrivare multe fino a 50.000 euro se nella compilazione dell’assegno manca qualche dato come il nome del beneficiario. Un conto piuttosto amaro per un errore che talvolta è ascrivibile ad una semplice e comune distrazione.
Per simili ragioni, quando entrano in gioco le operazioni di trasferimento di soldi, è sempre utile essere allerta. Un ulteriore esempio che ricorre con una certa frequenza è quello del regalo di soldi ad un figlio o un familiare. In simili circostanze è bene conoscere quali sono i 3 modi per regalare soldi rispettando le norme fiscali. Ciò per evitare che l’Agenzia delle Entrate commini sanzioni poco desiderabili. Valgono le medesime condizioni anche per l’utilizzo dei contanti?
Arrivano multe salatissime a chi commette una distrazione con questi comuni pagamenti
L’attuale piano governativo punta con crescente tenacia a limitare il più possibile l’utilizzo del cash per il trasferimento di denaro. Tale soluzione ha l’obiettivo principe di migliorare la tracciabilità delle movimentazioni finanziarie.
Relativamente ai nuovi vincoli per il 2022, è bene ricordare che si ridurrà ulteriormente la soglia dei pagamenti in contanti. Si passa dagli attuali 1.999,99 euro ai 999,99 euro dal 1° gennaio 2022. Chi non si adegua alla soluzione, rischia sanzioni amministrative di non poco conto. Si va da un minimo edittale di 1.000 euro per le trasgressioni in generale. La sanzione parte da 5.000 euro se la violazione supera i 250 mila euro di importo. La multa viene comminata tanto a chi effettua il pagamento quanto a chi lo riceve.
Inoltre, coloro che non comunicano l’irregolarità, violando la regola che impone la dichiarazione, potranno ricevere multe da 3.000 a 15.000 euro. Restano escluse dal vincolo dei mille euro le operazioni di prelievo o versamento di soldi presso il proprio istituto di credito o libretto di risparmio. Si può dunque prelevare dalla banca anche più di mille euro ma non si potranno spendere in unica soluzione. Discorso a parte meritano i pagamenti misti. Poniamo il caso dell’acquisto di una nuova fotocamera dal costo di 1.300 euro. Sarà possibile pagarla fino a 1.000 euro in contanti e la restante parte con mezzi tracciabili come la carta di credito o bancomat. L’importante è tenersi sempre sotto il limite previsto dalla Legge.
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