Arrivano i chiarimenti dal Fisco sul bonus ristrutturazione casa.
Lo scorso 20 maggio 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Rilancio.
Il decreto include tra le diverse misure anche il potenziamento di alcune agevolazioni fiscali per l’edilizia e per il risparmio energetico con l’obiettivo di aiutare famiglie e imprese.
Per cui l’attenzione si sposta nuovamente su quelle che sono le attuali possibilità per usufruire delle detrazioni fiscali.
Arrivano i chiarimenti dal Fisco sul bonus ristrutturazione casa
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Chi intende effettuare lavori di ristrutturazione edilizia deve conoscere l’art. 16 bis del Dpr 917/86 meglio noto come TUIR – Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
L’articolo disciplina le detrazioni fiscali e le agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione.
L’Agenzia delle Entrate negli scorsi giorni ha chiarito quelle che sono le novità più rilevanti che riguardano il bonus ristrutturazione casa.
Essenzialmente sono tre gli aspetti innovativi.
Coeredi e bonus
La prima novità riguarda i coeredi e il bonus. E’ possibile il trasferimento di quote.
“Le rate della detrazione dell’Irpef non ancora rimborsate possono essere cedute nel caso in cui chi ha effettuato la spesa perda il diritto di proprietà sull’immobile a favore degli altri discendenti”.
L’utilizzo delle rimanenti rate del bonus ristrutturazione su beni divisi per successione è, dunque, possibile.
E’ possibile:
– nel caso di cessione della quota da parte dell’erede che ha sostenuto la spesa. Questo permette agli altri comproprietari di divenire titolari esclusivi dei fabbricati e pertanto, legittimati a fruire delle quote residue di detrazione nei successivi periodi d’imposta
– nel caso di divisione notarile della sola nuda proprietà tra tutti gli eredi del de cuius.
Questo il chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 142 del 22 maggio 2020.
Le barriere sensoriali
L’altro aspetto chiarito dall’Agenzia delle Entrate riguarda le barriere sensoriali.
Non è previsto alcun diritto al bonus fiscale sui lavori di abbattimento delle barriere sensoriali.
L’agenzia delle Entrate ha chiarito che ad esempio i lavori per ridurre il rumore del bagno o della doccia non essendo lavori di manutenzione straordinaria non sono agevolabili ai sensi dell’art. 16 TUIR.
Inquilino e proprietario
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, inoltre, che l’inquilino che sia stato autorizzato dal proprietario di casa ad effettuare i lavori di ristrutturazione anche se telefonicamente potrà comunque usufruire del bonus.
Tuttavia, prima di presentare la dichiarazione dei redditi entrambi dovranno aver formalizzato il consenso con un atto scritto.
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