Grazie al Decreto Aiuti del Governo, è tutto pronto per la concessione, alle piccole e medie imprese italiane richiedenti, dei contributi a fondo perduto. Essi sono strettamente legati e correlati alla guerra in Ucraina. Si tratta infatti di contributi erogabili proprio alle PMI che, con i Paesi coinvolti nel conflitto, intrattengono o hanno intrattenuto dei rapporti commerciali.
Per la concessione dei contributi a fondo perduto, in particolare, è tutto pronto in quanto il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha fissato le regole di accesso alla misura. Con le domande che, in particolare, si potranno presentare a partire dalle ore 12 del prossimo 10 novembre. E fino alla stessa ora del 30 novembre del 2022.
Arrivano i Bonus di guerra per le PMI, ecco entro quando bisogna presentare la domanda
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Per la presentazione delle istanze il sito internet di riferimento è quello di Invitalia. Da un’apposita piattaforma con accesso tramite un’identità digitale. E quindi muniti di Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o di Carta d’Identità Elettronica (CIE). Oppure con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).
Il link di accesso alla piattaforma web di Invitalia per la presentazione delle istanze di accesso ai contributi a fondo perduto ad oggi non è ancora disponibile. Ma questo sarà comunicato proprio in prossimità del 10 novembre. In accordo con quanto ha reso noto l’Agenzia delle Entrate.
Quindi, arrivano i Bonus di guerra per le PMI. Con la delega di invio della domanda ed il modello da utilizzare per l’istanza, che sono comunque già disponibili online. Precisamente, sul sito internet del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE). Pur intrattenendo o avendo intrattenuto rapporti commerciali con Paesi come la Russia e l’Ucraina, la concessione dei contributi a fondo perduto è possibile solo nel rispetto di opportuni requisiti.
Qual è il requisito del calo di fatturato per l’accesso ai contributi a fondo perduto
E tra questi c’è il classico vincolo di riduzione dei ricavi. Precisamente, nel corso del trimestre antecedente la data del 18 maggio del 2022, l’impresa richiedente i Bonus dovrà aver fatturato almeno il 30% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.
Entrando maggiormente nel dettaglio, il calo di fatturato dovrà essere legato alla diminuzione della domanda da parte dei Paesi in guerra. Oppure dall’interruzione dei contratti in essere o dei progetti esistenti. Oppure ancora il calo di fatturato, nel periodo sopra indicato, si è verificato a causa della crisi che si è innescata nelle catene di approvvigionamento per quel che riguarda le materie prime.