Come ogni anno l’INPS mette a disposizione delle famiglie e dei soggetti fragili dei sussidi economici che forniscono un concreto aiuto monetario. In questo caso si tratta dell’indennità di frequenza alla quale possono avere diritto bambini e adolescenti che presentano specifici requisiti sanitari. Arrivano assegni INPS fino a 3.400 euro per ciascun figlio in famiglia che certifica questa condizione. Nel presente articolo spieghiamo di cosa si tratta, le condizioni che rendono ammissibile la domanda e come funziona per i mesi estivi.
A quali scopi si assegna l’indennità di frequenza?
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L’indennità di frequenza è una particolare forma di sussidio che spetta ai seguenti soggetti: minori di età inferiore ai 18 anni in possesso di certificate e persistenti difficoltà nello svolgere i compiti della propria età, disabilità o invalidità certificata. Hanno accesso al contributo economico mensile anche i minori con ipoacusia conseguente a perdita dell’udito sopra i 60 decibel nell’orecchio migliore alle frequenze di 500, 1.000 e 2.000 hertz.
Il sussidio mira a fornire un sostegno monetario a coloro che frequentano in maniera continuativa o periodica: i centri ambulatoriali, quelli diurni o semi-residenziali pubblici o convenzionati. Stesso diritto lo acquisiscono i minorenni che frequentano scuole pubbliche o private di qualsiasi ordine e grado, sono inclusi anche gli asili nido. Inoltre, è possibile richiederla anche laddove il minore frequenti dei centri di formazione o addestramento professionale di tipo pubblico o privati convenzionati. La condizione è che questi abbiano come fine e scopo primario il reinserimento sociale del minore.
Arrivano assegni INPS fino a 3.400 euro per ciascun figlio in famiglia che certifica questa condizione
La richiesta dell’indennità di frequenza in favore del minore deve associarsi ad uno stato di bisogno economico. Difatti il limite di reddito annuo personale valido per l’anno 2021 corrisponde a 4.931,29 euro. Per quanto riguarda la quota, essa ha un ammontare mensile pari a 287,09 euro. Questo significa che nel caso in cui il minore ne avesse diritto per un massimo di 12 mesi, allora potrebbe ricevere in totale 3.445, 08 euro nel 2021. L’invio della domanda all’INPS è vincolato al possesso dei requisiti sanitari necessari alla prestazione.
Questa procedura si può seguire in autonomia o attraverso l’ausilio di un patronato. Nel primo caso, è possibile accedere al portale INPS nell’area “Invalidità civile – Invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”. Che succede se subentra una sospensione didattica connessa al Covid 19? A un simile quesito ha risposto l’INPS per mezzo del messaggio n. 2097/2020. Il minore conserva il diritto a ricevere l’assegno mensile a patto che la prosecuzione delle attività sia garantita con modalità a distanza. Per quanto riguarda i mesi estivi, come funziona? L’indennità si conserva intatta solo laddove il minore frequenti scuole o centri riabilitativi in convenzione per il recupero della disabilità. In caso di ricovero, invece, si assiste ad una sospensione dell’assegno in quanto presente una incompatibilità. Arrivano assegni INPS fino a 3.400 euro per ciascun figlio in famiglia che certifica questa condizione e previa presentazione della domanda.
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