Il decreto Aiuti, approvato dal CdM in prima battuta lunedì 2, è alle limature finali. Non mancano pertanto modifiche e/o precisazioni delle ultime ore, e in questa sede ne evidenziamo due in particolare. Fermo restando che restiamo sempre in attesa del testo definitivo per tutte le conferme. Allo stesso modo, pertanto, non sono da escludere eventuali novità dell’ultimissimo minuto.
Arrivano 60 euro a famiglie e lavoratori che si aggiungono al Bonus 200 euro che prenderanno anche i pensionati in estate
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La misura che ha rubato maggiormente la scena social è il c.d. Bonus 200 euro. Si tratta di un sostegno del tipo una tantum concesso a chi presenta un reddito fino a 35mila euro. Il sostegno arriverebbe direttamente sulla busta paga dei lavoratori (dipendenti) e sul cedolino dei pensionati. Quanto ai tempi, dovrebbe essere luglio per i pensionati e giugno o luglio per i lavoratori.
A erogarlo in nome dello Stato sarebbe il sostituto d’imposta, che lo recupererebbe alla prima scadenza fiscale utile. Per gli autonomi, invece, secondo le indiscrezioni si dovrebbe procedere tramite domanda.
Una prima novità del decreto riguarda il suo allargamento fino a ricomprendere nuove platee di cittadini. Grazie ai ritocchi apportatati alla prima versione, il Bonus dovrebbe ricomprendere anche:
- percettori del reddito di cittadinanza:
- percettori di indennità di disoccupazione (come la NASPI e DIS-COLL);
- lavoratori stagionali;
- collaboratori domestici.
Ora, dunque, non resta che attendere la versione ufficiale del testo in Gazzetta Ufficiale. Infine, ricordiamo che abbiamo già visto quali sono le date di maggio in merito ai pagamenti INPS su RdC e PdC, NASPI, etc.
Il Buono trasporti che prevede 60 euro per i pendolari
Prima di vedere l’altra novità, ricordiamo che il decreto dispone anche in merito alle accise sui carburanti, il Superbonus 110% e il Bonus sociale luce e gas.
La seconda novità riguarda non tanto la previsione del Bonus trasporti (pubblici), quanto il suo importo. Secondo la nuova bozza, il Governo dovrebbe concedere un Bonus di massimo 60 euro per gli abbonati dei mezzi pubblici. In definitiva, arrivano 60 euro a famiglie e lavoratori oltre alle misure già menzionate.
In questo caso i beneficiari sono studenti e lavoratori che acquistano abbonamenti dei mezzi pubblici. Il riferimento è quindi a tram, metro, autobus, etc, e anche in questo caso si tratta di una misura una tantum. Infine non varia la soglia di reddito richiesto per l’accesso, ossia 35mila euro.
A tal fine è prevista l’istituzione di un fondo ad hoc presso il Ministero del lavoro e la dotazione dovrebbe essere di 100 milioni di euro. Un decreto attuativo disciplinerà tutti i dettagli operativi (termini, modulo, requisiti, etc) per chiedere il Bonus.
La bozza del decreto specifica che il Buono sarà nominativo e quindi non sarà cedibile a terzi. L’importo potrà essere speso per acquistare un solo abbonamento.
Come per il caso precedente, non resta che attendere la pubblicazione in Gazzetta (probabilmente la settimana prossima) per tutte le conferme del caso.
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