Oltre all’assegno unico e alle agevolazioni fiscali, le famiglie possono ottenere un importante Bonus per i figli minori. Ma occhio a questa data
Le spese ordinarie per una famiglia soprattutto con figli a carico sono davvero numerose. Oltre al mutuo, le bollette, l’assicurazione per l’auto si aggiungono poi le spese mediche, scolastiche, per le attività sportive e tante altre. Per chi deve lavorare e ha figli d’età minore di 3 anni, si aggiungono poi le spese per l’asilo nido. Queste a fine mese hanno davvero una grande incidenza sullo stipendio. Arrivare alla fine del mese diventa pertanto sempre più difficoltoso. Per fortuna il nostro legislatore per sostenere tante famiglie ha previsto diverse agevolazioni e Bonus. In particolare tra le misure poste a sostegno delle famiglie oltre al recente assegno unico, ha previsto un contributo per l’asilo nido. Ovvero per il pagamento delle rette per la frequenza di asilo nido pubblici e privati autorizzati. L’importo massimo erogabile al genitore richiedente è determinato in base all’ISEE minorenni riferito al minore per cui si chiede la prestazione.
Dall’INPS arrivano 3.000 euro alle famiglie che hanno sostenuto queste comuni spese nel 2022
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Le famiglie che hanno presentato l’istanza l’anno scorso per i mesi tra gennaio/dicembre 2022, hanno tempo fino al 30 giugno per presentare la documentazione necessaria. Ovvero le ricevute riguardanti i pagamenti delle rette non allegate al momento di presentazione della domanda. Solo dopo l’allegazione di tutta la documentazione necessaria, l’INPS potrà inviare i contributi alle famiglie richiedenti. Questi varieranno in base all’ISEE minorenni prodotto dalle famiglie. Ad esempio con un ISEE fino a 25.000 euro si può avere un contributo annuo di 3.000 euro. Ovvero un importo massimo mensile fino a 272,73 euro per 11 mensilità. Mentre con un ISEE superiore ma fino a 40.000 euro, il contributo annuo può arrivare a 2.500 euro. Infine per le famiglie che presentano un ISEE minorenni da 40.001 euro, il contributo annuo massimo consentito è di 1.500 euro.
Occhio alla documentazione necessaria
A comunicare la predetta scadenza è l’Istituto previdenziale che ha prorogato il termine inizialmente fissato per il 1° aprile 2023. La documentazione per essere valida dovrà contenere la denominazione e Partita IVA dell’asilo nido, il codice fiscale del minore, il mese di riferimento. Nonché gli estremi del pagamento o della quietanza di pagamento e il nominativo del genitore che sostiene la retta. Qualora per lo stesso mese si sia in possesso di più ricevute, queste dovranno inviarsi in un unico file. Mentre qualora lo stesso documento si riferisca a più mesi di frequenza, questo dovrà allegarsi per ogni singolo mese cui si riferisce. Tutta la documentazione necessaria dovrà allegarsi esclusivamente in via telematica, mediante il servizio web predisposto dall’Istituto. Pertanto arrivano 3.000 euro alle famiglie che non dimenticheranno la scadenza del 30 giugno comunicata dall’INPS.