Comoda, economica e sicura: la mail PEC ha ormai conquistato gran parte di noi. La Posta Elettronica Certificata è una e-mail con la quale si possono ricevere ed inviare messaggi aventi il valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Il costo di attivazione della PEC è di pochi euro annui se si sceglie la tipologia standard, lo stesso costo che ha una sola lettera raccomandata a/r. Per le imprese ed i liberi professionisti è obbligatorio averne una. Ma anche i privati necessitano della PEC in diverse situazioni, tra cui ad esempio la partecipazione a concorsi pubblici. È in arrivo una novità che riguarda questo mezzo di comunicazione.
Arriva la PEC Europea per adeguarci agli standard dei Paesi Membri
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La PEC si sta evolvendo e questo processo va avanti a passi spediti. Abbiamo già la garanzia che i messaggi inviati e ricevuti a mezzo PEC sono inalterabili e sicuri. L’Italia è stata il Paese che ha fatto da apripista ma questo strumento si è sviluppato nei vari Stati in modo diverso.
La necessità ora è di uniformare questo sistema affinché non vi siano discrepanze e difficoltà.
Quindi sarà necessario adeguarci affinché la nostra PEC sia conforme a quanto richiesto da questo processo di sviluppo iniziato nel 2018.
Cittadini, aziende, enti e uffici della Pubblica Amministrazione di tutta l’Unione Europea potranno comunicare attraverso la nuova PEC.
Come cambieranno le nostre mail grazie a l’ETSI ed il regolamento e IDAS
Non possiamo rimanere fuori da un processo riguardante le telecomunicazioni a livello europeo. Nel 1988 fu fondato l’ETSI, un organismo che deve uniformare gli standard in tutta Europa. Il regolamento e IDAS fornisce invece la normativa in base alla quale devono essere gestiti tutti i sistemi di identificazione elettronica.
Non dimentichiamo infatti che, affinché la PEC abbia una rilevanza giuridica, è necessario che sia individuale e che il soggetto di riferimento sia adeguatamente identificato e certificato.
Cosa dobbiamo fare per adeguarci
Lo scorso giugno è stato pubblicato il nuovo standard ETSI che apre la strada alla REM.
La nostra PEC diventerà infatti una Registered Electronic Mail, uno strumento di comunicazione transfrontaliero sicuro ed efficace. Sarà necessario riconoscere l’utente attraverso lo SPID, la CIE, la firma digitale o la Carta Nazionale dei Servizi. Bisognerà poi attivare l’autenticazione a due fattori. Ciò significa che l’accesso dovrà avvenire tramite usarname e password ma avrà bisogno anche dell’inserimento di un codice temporaneo fornito all’utente.
Il passaggio alla PEC Europea sarà obbligatorio. Se si tratta di pec utilizzate da più soggetti si dovranno attivare degli accessi multi utente, così che ognuno possa entrare con le proprie credenziali.
Per chi non si adeguerà non ci saranno sanzioni. C’è il rischio però di non poter più accedere alla propria casella di posta. Visto che arriva la PEC Europea per tutti, meglio informarsi per tempo e potenziare la nostra mail certificata.