Arrivano provvedimenti per chi ha i soldi sul conto e fanno davvero male

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Mentre tantissimi italiani sono in attesa che arrivi una riforma fiscale che faccia diminuire il carico di tasse, altri temono una possibile tassazione sul patrimonio. Infatti il principio che ispirerà la nuova politica fiscale sarà quello di detassare il reddito da lavoro e incrementare il prelievo sul patrimonio considerato improduttivo. Come illustrato dai Consulenti di ProiezionidiBorsa nell’articolo “Sembra incredibile ma arriva l’aumento della pensione che vale oro per tanti fortunati”. Anzi, arrivano provvedimenti per chi ha i soldi sul conto e fanno davvero male pensare che i soldi investiti si debbano tassare.

In realtà il mese di giugno per i possessori di un patrimonio è un mese ad alto tasso di stress. Ciò sia perché entro il 30 giugno bisogna pagare l’IMU, sia perché arriva l’estratto conto bancario con l’indicazione delle commissioni e dell’odiata imposta di bollo. Quest’ultima è di 34,20 euro l’anno per le persone fisiche e 100 euro per le persone giuridiche. Quest’oggi i Consulenti di ProiezionidiBorsa illustrano la tassa che grava sugli investimenti in strumenti finanziari, ovvero i soldi investiti.

Arrivano provvedimenti per chi ha i soldi sul conto e fanno davvero male

Com’è noto a tutti chi ha una giacenza media al di sotto di 5.000 euro non paga l’imposta di bollo. Questa sembra essere in ambito finanziario l’unica vera agevolazione per chi ha soldi in banca. Infatti oltre tale soglia, chi ha un deposito titoli paga l’imposta di bollo sul patrimonio depositato.

Quando, dove e come? Chiederebbe qualcuno. Innanzitutto l’imposta di bollo si liquida ogni 3 mesi. Proprio come per l’estratto conto al 31 marzo, al 30 giugno, al 30 settembre e al 31 dicembre. Pertanto nei primi 10 giorni di luglio è in arrivo la patrimoniale. Infatti sarà visibile l’addebito della ritenuta effettuata dalla banca quale sostituto d’imposta. In particolare cosa si deve controllare? Si dovrà controllare il documento di sintesi con il calcolo dell’imposta dello 0,20% del valore patrimoniale dei titoli detenuti al 30 giugno. Lo 0,20% è opportuno specificare è applicato in ragione di 1 anno e liquidato ogni 3 mesi. Ad esempio, chi ha in portafoglio 100.000 euro di titoli subirà un prelievo patrimoniale di 200 euro annuali. Quindi al 30 giugno un addebito di 50 euro (ovvero 200/4).

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