Gli Esperti della Redazione di ProiezionidiBorsa lo avevano già rivelato più di un mese fa, ora è arrivata la conferma ufficiale dall’azienda stessa: più di 500 milioni di utenti registrati su Facebook, in tutto il mondo, hanno subito un attacco hacker. Tantissimi dati sono stati trafugati e addirittura alcuni sono finiti sulle pagine di un forum, in chiaro, consultabili da chiunque.
I dati rubati vengono da oltre 100 Paesi di tutto il mondo. Trentadue milioni di profili sarebbero stati hackerati negli USA.
Secondo le prime stime, l’Italia sarebbe coinvolta con circa 36 milioni di profili. Undici milioni in Gran Bretagna. Sei milioni in India. Un buco enorme, scoperto da poco, ma che risale al 2019. Uno dei responsabili della Hudson Rock, Alon Gal, fondatore di Q-Mark, ricercatore, imprenditore ed esperto di sicurezza informatica, lo aveva segnalato su Twitter già a febbraio. E ora arriva la conferma ufficiale: gli utenti Facebook non sono al sicuro, un ennesimo furto di dati mette a rischio la loro privacy.
L’avviso degli esperti
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L’azienda di cyber intelligence Hudson Rock ha condotto diversi studi sui furti d’identità, sulle frodi e l’hacking dei profili social. Ed è venuto fuori che gli account violati sono oltre mezzo miliardo. Per la precisione, 533 milioni in 106 Paesi.
I dati rubati comprendono e-mail, generalità, password, informazioni di localizzazione e spostamenti, relazioni personali e perfino numeri di telefono. Una vittima illustre di questo attacco sarebbe anche lo stesso Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook.
Alon Gal ha spiegato alla CNN che, pur trattandosi di un attacco vecchio di due anni, questi dati possono ancora essere sfruttati. Sempre alla CNN, Rachel Tobac, Ceo di SocialProof Security, ha confermato il tutto.
Facebook si è affrettato a rispondere, tramite il portavoce Andy Stone, che le vulnerabilità si sono già risolte da tempo e che ora non c’è da preoccuparsi. Anche se l’azienda ha rassicurato tutti è ufficiale: gli utenti Facebook non sono al sicuro, un ennesimo furto di dati mette a rischio la loro privacy!
Un utile consiglio
Ma purtroppo i dati sono ormai in giro per la rete. Un campione di quelli resi pubblici è stato verificato e molti numeri combaciano con i proprietari dichiarati sui forum di hacking. Anche altre informazioni sembrerebbero essere corrette. Una fuga di dati paragonabile allo scandalo di Cambridge Analytica, che ancora una volta fa riflettere sulla sicurezza di Facebook e sulle frettolose dichiarazioni di Zuckerberg.
I Lettori hanno una sola arma per prevenire questo tipo di furto: cambiare spesso la password e attivare l’autenticazione in due fattori. Non è certo una garanzia, ma sicuramente aiuterà a proteggere intrusioni indesiderate sul proprio account.