L’emergenza epidemiologica degli ultimi anni ha messo a dura prova tantissime famiglie e imprese che all’improvviso hanno dovuto sospendere o addirittura chiudere le proprie attività. Tra le imprese maggiormente colpite sicuramente rientrano quelle del settore turistico, che hanno subito il fermo delle loro attività per mesi.
Inoltre, l’attuale aumento dei prezzi non aiuta di certo a rialzarsi dalla crisi, rendendo ancora più difficoltoso arrivare alla fine del mese. Per questo il nostro legislatore ha previsto sostegni economici e agevolazioni per diverse categorie.
Ad esempio, l’INPS invierà 350 euro a lavoratori autonomi e professionisti che presentano domanda entro il 30 novembre. Inoltre, il Decreto Legge del 21 marzo scorso ha previsto proprio per le aziende del comparto del turismo il credito di imposta per l’IMU. L’Agenzia delle Entrate con il comunicato stampa del 16 settembre ha dato il via a tutte le regole per fruire di questa importante agevolazione fiscale.
Arriva il Bonus IMU per questi fortunati contribuenti ed ecco come fare
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In particolare, l’Agenzia delle Entrate informa di aver emesso un provvedimento contenente i criteri e le modalità per fruire dell’agevolazione fiscale prevista dal suddetto Decreto. Nonché di aver approvato il modello di autodichiarazione da trasmettere all’Ente per fruire del Bonus IMU.
I beneficiari già dal 28 settembre e fino al 28 febbraio 2023 potranno trasmettere il modello all’Agenzia delle Entrate per fruire del credito d’imposta. In particolare, con l’autodichiarazione i contribuenti potranno attestare di possedere tutti i requisiti nonché di rispettare le condizioni richieste dalla Legge per accedere al Bonus.
Destinatari del Bonus IMU per il turismo sono le imprese turistico-ricettive, quelle che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto fieristico e congressuale. Nonché i complessi termali e i parchi tematici, compresi parchi acquatici e faunistici, gli agriturismi. Possono fruire del credito d’imposta i proprietari che risultino anche gestori delle attività. Ai fini dell’agevolazione è comunque necessaria una diminuzione del fatturato nel secondo trimestre del 2021 di almeno il 50% rispetto a quello del 2019.
In cosa consiste
Si tratta del credito d’imposta pari al 50% dell’importo versato a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’IMU, dell’imposta immobiliare semplice della Provincia di Trento. Nonché dell’imposta municipale immobiliare della Provincia autonoma di Bolzano. In particolare, per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 in cui è gestita l’attività turistico-ricettiva. Qualora i crediti siano superiori a 150.000 euro, potranno fruirsi solo dopo le verifiche previste dal Codice delle leggi antimafia e la comunicazione dell’autorizzazione all’utilizzo.
Per ottenere l’agevolazione dovrà inviarsi il modello approvato dall’Agenzia delle Entrate mediante i canali telematici dell’Ente direttamente dall’interessato o da un intermediario. Entro 5 giorni dall’invio l’Ente rilascerà una ricevuta di presa in carico o comunicherà l’eventuale scarto. Entro 10 giorni dall’invio, l’Agenzia rilascerà una seconda ricevuta per comunicare ai beneficiari il riconoscimento o meno del credito d’imposta.
Una volta ricevuto l’esito positivo a partire dal giorno seguente il contribuente potrà utilizzare il credito d’imposta in compensazione mediante modello F24. In tal modo arriva il Bonus IMU per questi fortunati contribuenti che hanno tempo fino al 28 febbraio 2023.
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