A partire dall’1 dicembre del 2022 in Italia il costo del carburante al litro è pronto ad aumentare. E questo perché il Governo italiano ha deciso di ridurre gli sconti che ci sono stati negli ultimi mesi.
A scendere sensibilmente sarà lo sconto sulle accise. Che sulla benzina e sul diesel, proprio a partire dall’1 dicembre del 2022, si riduce da 0,25 euro a 0,15 euro al litro, oltre IVA. Così come a scendere sarà pure lo sconto sulle accise per il GPL.
Arriva dicembre e per il portafoglio degli automobilisti si mette male, ecco perché
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La tempistica relativa al taglio dello sconto sui carburanti, attraverso le accise su benzina, diesel e GPL, non sembra però essere delle migliori. Visto che quello di dicembre è notoriamente un mese di grandi spostamenti sia per le vacanze sotto le feste sia per lo shopping natalizio.
Quindi, arriva dicembre e per il portafoglio degli automobilisti c’è il rischio che si svuoti. Con le associazioni di categoria dei benzinai che, non a caso, sono in fermento. Sia perché lo sconto pieno sui carburanti era in vigore dallo scorso mese di marzo sia perché da tempo proprio le associazioni di categoria, operanti nella distribuzione dei carburanti, chiedono per le accise una riduzione strutturale.
In altre parole, rendere più caro il prezzo del carburante al litro, proprio in un mese chiave come quello di dicembre, significa sostanzialmente andare a mettere a rischio il Natale. Proprio dal fronte dei consumi in questo momento critico a causa del carovita. Non a caso proprio in data odierna l’ISTAT ha reso noto che nel mese di novembre del 2022, in base ai dati provvisori, l’inflazione in Italia su base annua, in linea con il mese di ottobre, registra un +11,8%.
Perché ridurre ora gli sconti di Stato su benzina e diesel potrebbe essere un grave errore
In più, l’aumento dei prezzi alla pompa di benzina e diesel dal mese di dicembre del 2022 non peserà solo sulle tasche degli automobilisti, e quindi sulle famiglie e, come detto, sul turismo natalizio. Peserà infatti anche sul trasporto merci. Con il rischio che il maggiore costo del carburante si vada a trasferire poi sui prezzi al consumo.
Non a caso, salvo rinvii, revoche o differimenti, le associazioni dei benzinai hanno già proclamato uno sciopero della distribuzione dei carburanti in autostrada. Precisamente, la chiusura delle stazioni di servizio per ben 72 ore. A partire dalle ore 22 di martedì 13 dicembre e fino alle ore 22 di venerdì 16 dicembre del 2022.