Pianta originaria del Sudafrica e appartenente alla famiglia delle Amarillidacee. Deve il suo nome al naturalista Lindley che la dedicò a Lady Clive, duchessa del Northumberland. Era molto in voga nei salotti italiani intorno agli anni 70, poi però un po’ sparita sostituta da piante provenienti da paesi esotici. Di recente è stata rivalutata e sempre più spesso proposta dai fiorai, del resto sarebbe stato un peccato sparisse considerata la sua bellezza. Nonostante ne esistano diverse specie, la più diffusa in Italia è la Clivia miniata. Arredare casa con questa pianta regalerà colore e raffinatezza al nostro appartamento, scopriamola insieme!
Clivia miniata
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Si tratta di una pianta ornamentale perenne, perfetta per gli inesperti proprio perché non richiede troppe cure. Tenuta nelle condizioni ideali può durare anche 20 anni.
Priva di fusto, è dotata di robuste radici rizomatose che danno origine ad un grosso bulbo dal diametro di circa 10 cm. Da quest’ultimo si genera la parte aerea della pianta da lunghe, fatta di foglie nastriformi di colore verde intenso. Sono larghe 5-6 cm e lunghe fino a 40 cm, sempreverdi, carnose e arcuate. Sono molto resistenti alle intemperie e vengono ricacciate nuove fresche ogni anno.
La Clivia è di piccole dimensioni, può arrivare al massimo a 50 cm di altezza e di diametro. I fiori, a forma di imbuto, sono raggruppati in ombrelle terminali portate da robusti fusti piatti e carnosi che crescono al centro della rosetta fogliare.
Possono essere dritti o ricadenti e adornano la pianta nel periodo che va dalla primavera all’estate quando la temperatura si aggira intorno ai 20° C. Ogni pianta può produrne da 20 a 60 e vanno dai toni del rosa all’arancio fino al rosso fiamma. Nono resistono a lungo sulla pianta, ma vengono velocemente rimpiazzati da nuove fioriture. La Clivia produce poi delle bacche rosse e carnose che contengono fino a 4 semi scuri.
Curare la Clivia
Possiamo considerarla una pianta da interni, a meno che non si abiti in zone molto calde e umide. Difatti non tollera temperature più basse di 15°. Non ama la luce diretta del sole, quindi se tenuta all’esterno sarà comunque opportuno porla in un posto ombreggiato. Come molte alte piante, teme i ristagni idrici, pertanto sarà opportuno porre alla base del vaso 2/3 cm di argilla espansa e miscelare il terriccio con della sabbia così da facilitare il drenaggio dell’acqua. Avendo radici estremamente vigorose è consigliabile porla in vasi di non più di 20 cm di diametro e preferibilmente di terracotta, naturalmente più resistenti. Mano mano che i fiori si seccano vanno eliminati e a fioritura conclusa sarà necessario tagliare tutto lo stelo fino alla base. Non ha bisogno di potatura ma è necessario liberarla dalle foglie secche.
Irrigazione e concimazione
Le annaffiature dovranno essere copiose dalla primavera all’autunno, il terreno deve essere sempre umido. Col caldo estivo sarà bene nebulizzare le foglie con acqua non calcarea per tenerle fresche e idratate. Nel periodo invernale non occorrerà invece innaffiarla spesso, basterà assicurarsi che il terreno sia sempre umido. Necessita di essere concimata ogni 7 giorni, nei periodi della fioritura, quindi da marzo ad agosto. L’ideale è utilizzare un fertilizzante liquido ad alto tenore di potassio.
Attenzione
La pianta è tossica in ogni sua parte, quindi va tenuta lontana da bambini e animali.
Con le accortezze qui esposte, la nostra Clivia crescerà forte e rigogliosa. Arredare casa con questa pianta regalerà colore e raffinatezza al nostro appartamento, se il lettore ha gradito ma cerca qualcosa di più esotico troverà una pianta altrettanto bella a questo link.