Prima di tutto è bene sapere che il rapporto tra l’amministratore ed il condominio che lo ha nominato rientra nelle ipotesi del mandato. A breve sarà molto più chiaro perché bisogna arrabbiarsi con l’amministratore di condominio, ma non troppo, per non dovergli dare i soldi per la revoca anticipata.
Le sentenze hanno sempre riconosciuto la possibilità per il condominio di revocare l’amministratore prima della scadenza del mandato. In particolare siccome il mandato è un rapporto basato sulla fiducia reciproca è evidente che l’assemblea possa comunicare in qualsiasi momento all’amministratore che il rapporto finisce.
Da cosa nasce il diritto dell’amministratore al risarcimento?
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Nasce dal fatto che il bilancio del condominio, e la sua gestione, dura un anno. Quindi si presume che l’assemblea abbia voluto incaricare quell’amministratore almeno per un anno. Per questo se revocato in anticipo, l’amministratore ha diritto essenzialmente a due cose.
E proprio per questo si ritiene che sia giusto arrabbiarsi con l’amministratore di condominio ma non troppo per non dovergli dare soldi per la revoca anticipata.
Ha diritto a riscuotere i propri crediti per quanto fatto e a ricevere un risarcimento del danno subito. Ovviamente i danni spettano solo se la revoca non è avvenuta in presenza di cause così evidenti che avrebbero permesso di ottenere la rimozione da parte del Tribunale.
Con quale maggioranza si revoca l’amministratore?
È richiesta la stessa maggioranza prevista per la nomina. Quindi almeno 500 millesimi e tanti voti da rappresentare la maggioranza degli intervenuti.
Anche la Corte di Cassazione riconosce il risarcimento
Il principio di cui sopra è ormai stato riconosciuto anche dalla Corte di Cassazione con l’ ordinanza 7.874 del 2021. Inoltre la Cassazione ritiene che nel procedimento per la revoca non si possa alla fine decidere sulle spese legali. Quindi il condominio sosterrà sempre da solo le spese legali affrontate per rimuovere l’amministratore in via giudiziale.