Ricordiamo ancora le parole di un archeologo scozzese che, chiacchierando fece la battuta: “se avessimo noi britannici solo la metà del vostro patrimonio archeologico, saremmo i più felici della Terra”. Non c’è da stupirsi, visto che nel nostro Paese si trovano delle meraviglie da far invidia all’intero pianeta. Come il borgo che vedremo oggi, che, un sito americano, scherzosamente aveva proposto di smontare pezzo per pezzo, come i famosi mattoncini colorati. Smontarlo, ovviamente, per ricostruirlo, speriamo non in mezzo ai grattacieli di Manhattan. Tra l’altro, non siamo nemmeno distanti da un altro borgo che si riflette sulle stesse acque e che i turisti stranieri amano alla follia.
Una posizione che lo ha salvato dalle guerre
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Davvero particolare la storia del meraviglioso Moniga del Garda, in provincia di Brescia, sponda del Garda occidentale. Il suo aspetto medievale praticamente intatto è dovuto anche al fatto che la zona non sia mai stata al centro di importanza strategica rilevante. La storia invece ci ha insegnato che molte bellezze sono andate perdute proprio per questo. Perché non dimentichiamoci che dalla caduta di Roma in poi, l’Italia è stata per secoli meta e preda di invasioni ed eserciti di predoni. Ma Moniga, il suo castello che si specchia con eleganza nel lago, lo ha conservato anche per questo.
Archeologi e appassionati di tutto il Mondo vorrebbero smontare pezzo per pezzo questo fiabesco borgo italiano per ricostruirlo nel loro Paese
Tutta la scenografia è da urlo, nelle giornate terse e limpide, fermarsi al lido di Moniga, piccolo e accogliente è un vero bijoux. Tra l’altro, se abbiamo paura di gite troppo lunghe e stancanti col caldo estivo, niente di tutto ciò. Perché Moniga assomiglia a Monteriggioni, un cameo che si visita in poco, ma il risultato è di lunghissima memoria. Tutto attorno al castello, che domina il piccolo abitato, un parco pubblico che sembra uscito dalle fiabe.
Degustazioni da non perdere
Assomigliando tantissimo a un’altra meta che i turisti stranieri ci ruberebbero anche domani, se potessero. O, dati i tempi, ce la acquisterebbero, magari in criptovalute o in oro. Attenzione ai vitigni che sorgono tutto attorno, perché visitare Moniga senza assaggiare i suoi vini è come uscire con una bella donna e dimenticare di presentarsi. Archeologi e appassionati di tutto il Mondo la porterebbero via anche domani questa perla tutta italiana.
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