Teniamo alla larga l’influenza facendo incetta di vitamina C. Quali frutti prediligere per farne una buona scorta? Continua a leggere! Vedremo le principali differenze tra i vari agrumi e troverai anche qualche sorpresa.
Siamo in pieno inverno, nel bel mezzo del periodo dell’influenza. Oltre a primi piatti caldi, cremosi e corroboranti, è bene non farsi mai mancare frutta e verdura di stagione. La salute arriva prima di tutto dalla tavola e, in questo periodo più che in altri, abbiamo bisogno di rafforzare le nostre difese immunitarie. In tal senso, la vitamina C è molto utile. Tutti sappiamo che gli agrumi ne sono ricchi. Ma, con tante varietà a disposizione, tra arance, mandarini o clementine: cosa scegliere?
Le proprietà delle arance
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Esistono molte varietà di arance: Tarocco, Moro, Sanguinella…
In generale, le arance contengono molta acqua (87,2 g), carboidrati costituiti da zuccheri semplici e fibre. Sono inoltre presenti calcio, potassio, sodio, fosforo, vitamina A e vitamina C. Quest’ultima in quantità pari a 50 mg ogni 100 g di prodotto.
Oltre che ad essere d’aiuto nel prevenire i malanni di stagione, le arance hanno anche altri benefici.
- Preservano la salute di pelle e occhi;
- prevengono le infezioni;
- contrastano l’invecchiamento;
- favoriscono l’assorbimento di ferro;
- regolano l’assorbimento di zuccheri e grassi;
- favoriscono il transito intestinale;
- migliorano la digestione.
Quali sono le principali differenze tra mandarini e clementine?
Spesso tra loro confusi, mandarini e clementine sono in realtà frutti del tutto diversi. La differenza che più balza all’occhio è l’assenza dei semi nelle clementine. Ma le differenze non si limitano a questo. A vista, i mandarini si riconoscono perché hanno la buccia più chiara, quasi giallastra, e liscia, e una forma leggermente schiacciata ai poli. Le clementine, invece, sono più tonde e con la buccia di un bell’arancione carico e un po’ rugosa. Infine, all’assaggio, le clementine sono molto succose ed estremamente dolci; i mandarini, invece, un po’ più aspri. Dal punto di vista nutrizionale, entrambi i frutti contengono notevoli quantità di vitamina C (54 mg ogni 100 g di prodotto). Tuttavia, le clementine sono un pochino meno caloriche: 47 calorie ogni 100 g, contro le 53 calorie dei mandarini.
Arance, mandarini o clementine: cosa scegliere
Tenendo conto di quanto appena detto, non vi sono grandi differenze in fatto di apporto di vitamina C. Per farne una buona scorta, possiamo quindi scegliere i frutti che più ci piacciono. In alternativa, se si gradisce la spremuta, magari da sorseggiare a colazione o merenda, può essere una buona idea utilizzare tutti e 3 i frutti, per una bevanda ricca di gusto e salute!
Altri alimenti ricchi di vitamina C
Per fare una buona scorta di vitamina C, gli agrumi non sono gli unici alimenti da prediligere. Possiamo ad esempio scegliere anche il guava, frutto esotico che ricorda un po’ il melone e un po’ la pera. Apporta 243 mg di vitamina C ogni 100 g. Ottimi anche i kiwi, che ne forniscono 85 mg, e la papaya con 60 mg.
Ci sono anche parecchie verdure con ottimi contenuti di vitamina C. Ad esempio:
- broccoli (110 mg);
- cavoli (81 mg);
- cavolfiore (59 mg);
- peperoni (166 mg quelli gialli e rossi; 127 mg quelli verdi);
- rucola (110 mg);
- spinaci (54 mg).