L’INPS ha comunicato che prorogherà i tempi per l’invio della richiesta di pensione APE sociale. Vediamo insieme di cosa si tratta e come inoltrare la richiesta.
Cos’è l’APE sociale e cosa prevede
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L’APE sociale è stata introdotta dall’articolo 1, commi da 179 a 186, della Legge di Bilancio 2017 e s.m.i. Essa prevede un’indennità a carico dello Stato, erogata dall’INPS, a soggetti che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e siano in possesso di determinate condizioni previste dalla legge. Tali soggetti non devono essere titolari di pensione diretta in Italia o all’estero. L’indennità è corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata. L’Ape sociale è considerata una specie di reddito ponte per i lavoratori particolarmente meritevoli di tutela e che presentano determinati requisiti come indicato sul portale INPS.
Durata e decorrenza dell’erogazione
Una volta inoltrata la richiesta di beneficio, gli uffici tecnici accerteranno la sussistenza dei requisiti. Una volta accertati, i cntribuenti potranno usufruire dal primo mese successivo alla presentazione della domanda. La frequenza dell’erogazione è mensile e prevede un totale di 12 mensilità annue. Il contributo sarà erogato fino al conseguimento dei requisiti utili alla richiesta di pensione di vecchiaia o fino al conseguimento di un trattamento pensionistico anticipato.
Come avviene il calcolo dell’importo?
L’importo che ciascun richiedente riceve, viene stabilito in base alla pensione calcolata al momento della concessione della prestazione. Importo non successivamente rivalutato, né soggetto ad ulteriori integrazioni. È importante ricordare che il trattamento dell’APE sociale cessa in caso di decesso del beneficiario. Per cui non vi è alcuna reversibilità che si possa richiedere.
Requisiti e scadenze
Abbiamo detto che la richiesta di APE sociale prevede che il cittadino abbia raggiunto i 63 anni di età e accumulato 30 anni di anzianità contributiva. Il richiedente, inoltre, non deve essere beneficiario di alcuna pensione diretta né identificarsi come soggetto lavoratore al momento della richiesta. Fanno eccezione coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente non superiore agli 8 mila euro lordi all’anno e coloro che hanno un reddito da lavoro autonomo non superiore ai 4800 euro lordi l’anno.
Il governo ha prorogato i tempi per la richiesta del sussidio, per cui tutti gli interessati hanno tempo fino al 31 dicembre 2020 per inoltrare la richiesta e presentare la documentazione utile.
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