Tutti riteniamo di conoscere benissimo il frutto più rappresentativo dell’estate. Succoso, morbido e colorato. È altamente idratante, oltre ad essere amabile, l’anguria. O come molti la chiamano, il cocomero. Piace ai bambini, divertiti da un prodigio così grande e saporito. Ma anche agli adulti, che vi trovano un sollievo rinfrescante dopo un pasto impegnativo. Contiene carotenoide ed arginina, che contribuirebbero alla salute cardiovascolare. Inoltre è così succosa da contribuire alla dose giornaliera di acqua e liquidi da assumere in corpo.
Siamo certamente abituati a mangiare la sua polpa. Ma forse non ci siamo mai neppure chiesti se esistessero altri impieghi culinari. Anziché sprecare la buccia dell’anguria buttandola possiamo riutilizzarla per varie ricette. Così oggi vediamo uno degli impieghi più semplici e meglio riusciti.
Un metodo ancora poco conosciuto
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Possiamo utilizzare come contorno o come aperitivo la buccia di anguria salata. Magari con le tartine ed accompagnata da salumi e formaggi. Vediamo di cosa abbiamo bisogno, visto che potremmo presentare una ricetta innovativa e buona per i nostri ospiti. Come possiamo immaginare, ci servirà la parte esterna della nostra anguria, ma anche aceto, zucchero e limone. Per avere un’idea, il risultato sarà come una selezione di cubetti insaporiti. Più morbidi dei sottaceti, ma dallo stesso sapore agrodolce.
Tagliamo 200 grammi di polpa, mantenendo circa un millimetro di polpa rossa per insaporirla. Dividiamola a cubetti e versiamoli in un contenitore di acqua salata. Qui, dovranno trascorrere tutta la notte. Il giorno dopo li versiamo in un pentolino di acqua fredda, che riscalderemo fino a quasi farla sobbollire.
Dall’altro lato, uniamo in una casseruola circa mezzo litro di acqua, 200 grammi di zucchero, 4 decilitri di aceto di vino, e qualche rondella di limone. Se vogliamo aggiungere degli aromi versiamo 3 chiodi di garofano e la cannella.
Anziché sprecare la buccia dell’anguria buttandola possiamo utilizzarla come antipasto o contorno in questo modo
Dopo aver scolato le bucce dell’anguria, le inseriamo nel pentolino con lo sciroppo. Le bucce staranno perdendo colore. Una volta diventate bianche, possiamo toglierle dal pentolino e chiuderle in contenitori. Garantiamoci sempre l’impermeabilità e l’igiene di questi, visto che alcuni pericolosissimi batteri, quali il botulino, potrebbero derivare da erronee metodologie di conservazione.
Il sapore è gradevole e perfetto per abbinamenti leggeri. D’altronde d’estate sono oro le ricette che risultano leggere ma innovative. Per concludere il pasto poi non possiamo far mancare un liquore da fare in casa colorato e che impiega una pianta aromatica che tutti abbiamo in terrazzo.
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