Il nostro stato di salute, in alcuni casi, potrebbe preoccuparci. O meglio, potrebbe non farci star bene il pensiero di poter in qualche modo soffrire di una patologia che non conosciamo. O di avere qualcosa di brutto. Riferendo alcuni sintomi al nostro medico, lo specialista potrebbe avere deciso per la prescrizione di alcuni esami. I risultati di queste analisi potrebbero facilitare una corretta diagnosi. E, di conseguenza, l’eventuale opportuno e successivo trattamento.
Tra i vari esami che il medico potrebbe consigliarci di eseguire, potrebbe essercene uno molto importante. E che aiuterebbe a scovare per tempo la presenza di condizioni da non sottovalutare. Come, ad esempio, anemia, leucemia e infezioni patologiche.
L’emocromo
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Un esame molto utile a misurare le componenti sanguigne è quello dell’emocromo. Grazie a questa analisi si potrebbero ottenere chiari dati in merito alla numerazione di piastrine e globuli bianchi e rossi nel sangue. La determinazione del quantitativo cellulare potrebbe fornire un’indicazione del nostro stato di salute. E potrebbe anche rilevare la presenza di eventuali condizioni patologiche. Ad esempio, un cambiamento del numero di globuli bianchi nel sangue potrebbe essere la spia di una condizione patologica.
Per effettuare un emocromo sarebbe sufficiente sottoporsi a un semplice prelievo del sangue a digiuno. Questo però, in alcuni casi, potrebbe avere una prassi particolare.
Anemia, leucemia e infezioni patologiche si potrebbero individuare e curare tempestivamente effettuando questo semplice esame a digiuno
Precedenti analisi mediche potrebbero aver portato alla luce la presenza nel nostro organismo di particolari recettori piastrinici. Questi favorirebbero l’aggregazione piastrinica, che si formerebbe nella provetta dopo il prelievo di sangue. Ciò potrebbe favorire l’alterazione del numero di globuli bianchi, che potrebbe risultare falsamente elevato. Allo stesso modo, risulterebbero falsamente ribassate le piastrine. Per evitare risultati non veritieri, potrebbe essere quindi condotto un emocromo con metodica particolare. Questa sarebbe detta a caldo. In pratica si eseguirebbe, quasi nell’immediato, la lettura dei risultati senza dare tempo alle piastrine di aggregarsi nella provetta.
In questo modo, si potrebbe ottenere una possibile risposta certa a riguardo del numero di piastrine e globuli sanguigni. Da cui, dunque, si potrebbe evincere la realtà di una eventuale condizione anemica o tumorale. Che, così, potrebbe essere diagnosticata e curata tempestivamente. Ricordiamo che i risultati di un emocromo dovranno sempre essere sottoposti all’attenzione del medico curante. I risultati dovranno inoltre tenere conto dell’eventuale e corrente assunzione di farmaci e della storia clinica personale.
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