Il sistema pensionistico italiano da anni ormai ha delle misure differenti in base a determinate categorie di lavoro svolto. La differenziazione delle misure pensionistiche in base all’attività lavorativa è una cosa nata da oltre un decennio. La conferma degli usuranti sopraggiunta con la riforma Fornero per esempio, aprì a queste differenze. Successivamente la materia è stata implementata dai lavori gravosi. In pratica rispetto ai requisiti ordinari che si applicano alla generalità dei lavoratori, per determinate categorie ci sono sconti in termini di uscita dal lavoro.
Andrà in pensione nel 2022 da 61 o 63 anni chi svolge queste 3 attività
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Spesso confuse tra loro, le due definizioni utilizzate oggi, cioè usuranti e gravosi, sono cose sostanzialmente diverse. Infatti nel sistema previdenziale esistono due misure ben distinte tra loro, una dedicata ai lavori usuranti e l’altra dedicata ai lavori gravosi. Ci sono delle categorie di lavoratori che svolgono attività simili anche se non propriamente uguali e che pertanto rientrano chi in una misura e chi nell’altra. Il trasporto su gomma in Italia è un’attività molto diffusa sia che si tratti di merci sia che si tratti di persone.
Per i camionisti si può centrare la pensione anticipata a partire dai 63 anni con l’APE sociale. Infatti il camionista è una delle prime attività che sono entrate nella normativa relativa proprio ai lavori gravosi. Il camionista è un lavoro logorante e per questo garantisce uscite dai 63 anni con l’APE sociale o senza limiti di età con Quota 41. Per poter accedere alla pensione come lavoro gravoso, il camionista deve aver maturato almeno 63 anni di età ed almeno 36 anni di contributi versati. Con la Quota 41 invece, servono 41 anni di contributi di cui uno anche discontinuo, versato prima dei 19 anni di età. Inoltre l’attività di camionista bisogna averla svolta o in 7 degli ultimi 10 anni di lavoro, o in 6 degli ultimi 7.
Lo scivolo usuranti per chi guida mezzi di trasporto
Il fatto che si dice che andrà in pensione nel 2022 da 61 o 63 anni un lavoratore impiegato in determinate mansioni, nasce da un’altra misura di pensionamento anticipato assai particolare. Si tratta della pensione in regime usuranti. Possono lasciare il lavoro coloro i quali maturano almeno 61 anni e 7 mesi di età, almeno 35 anni di contributi versati e contestualmente completano la Quota 97,6. Questa forma di pensionamento anticipato che per età e contribuzione è migliore rispetto all’APE sociale, è appannaggio degli autisti dei mezzi di trasporto pubblico a partire da nove persone.
In questo caso per poter avere accesso a questa pensione gli autisti devono aver svolto questa professione per almeno la metà della vita lavorativa, o per 7 degli ultimi 10 anni di carriera. Passando al trasporto su rotaie, anche i macchinisti dei treni, oltre che il personale ferroviario viaggiante, ha diritto ad un trattamento agevolato in materia pensionistica. In questo caso si torna all’APE sociale. Infatti gli stessi requisiti utili ai camionisti di cui parlavamo nel paragrafo precedente, si applicano anche a questa tipologia di lavoratori.
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In pensione dai 63 anni o senza limiti di età ma a spese dei pensionati