Nel sistema pensionistico italiano esistono fondamentalmente 2 misure che consentono di raggiungere la pensione senza alcun limite di età. Una è la pensione anticipata ordinaria, quella introdotta dalla riforma Fornero in sostituzione delle pensioni anticipate. L’altra è la Quota 41 per i precoci. Due misure il cui unico requisito richiesto è quello contributivo. In parole povere, si esce dal lavoro senza alcun riferimento all’età del lavoratore. Sembra una cosa facile, ma occorre prestare attenzione a tante particolarità, alcune delle quali di adempimento. Serve produrre, soprattutto per la Quota 41, una documentazione particolare.
Andrà in pensione a qualsiasi età il lavoratore che presenta questa dichiarazione all’INPS insieme alla domanda di pensionamento
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La pensione anticipata ordinaria permette il pensionamento una volta raggiunti i 42 anni e 10 mesi di contributi previdenziali versati. Ma questo limite riguarda gli uomini, perché per le donne si passa a 41 anni e 10 mesi di versamenti. Di queste carriere, in entrambi i casi piuttosto lunghe, almeno 35 anni devono essere al netto dei contributi figurativi da disoccupazione o malattia. Da anni è in funzione la pensione per i precoci con Quota 41.
Come si capisce dal nome stesso della misura, bastano 41 anni di contributi, e senza distinzioni tra uomini e donne. Resta il limite dei 35 anni di contributi effettivi, senza i figurativi di cui parlavamo prima. E c’è anche l’obbligo di avere, almeno un anno di contributi versati prima del compimento di 19 anni di età. E questo a prescindere dal fatto che l’anno versato prima dei 19 anni, con cui si matura il riconoscimento di precoce, sia continuo o discontinuo. Rispetto alle anticipate ordinarie però, la Quota 41 si applica solo a determinate categorie di lavoratori, alle prese con lavori faticosi e pesanti (15 categorie), o a disoccupati, invalidi e caregivers.
Quota 41 per i lavori gravosi
La Quota 41 è una misura particolare e come tale necessita di particolari adempimenti. In primo luogo serve con discreto anticipo, presentare la domanda di certificazione del diritto alla pensione. Bisogna chiedere all’INPS di riconoscere il richiedente, come effettivamente beneficiario del pensionamento anticipato. Una domanda che va presentata entro il mese di maggio dell’anno precedente quello in cui poi si completa il requisito per la pensione. E soprattutto per i lavori gravosi, occorre presentare anche un modello da cui parta il riconoscimento del lavoro troppo faticoso e pesante.
Andrà in pensione a qualsiasi età il lavoratore solo se adempie a questi obblighi. Serve il modello AP116 dell’INPS (solo per i lavoratori domestici modello AP117), compilato a cura del datore di lavoro o da ogni datore di lavoro se sono di più. Inoltre servono o il contratto di lavoro o le buste paga, ed anche in questo caso, di ogni datore di lavoro con cui si sono avuti rapporti di lavoro in 6 degli ultimi 7 anni o in 7 degli ultimi 10 anni.
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