Quando ci si avvicina ai 60 anni è quasi sempre naturale iniziare a pensare al pensionamento. Soprattutto se la propria carriera lavorativa è iniziata molto presto. E’ bene sapere, però, che in Italia non è possibile scegliere di pensionarsi quando si desidera, ma è necessario raggiungere determinati requisiti. In alcuni casi le misure che permettono il pensionamento necessitano sia di un requisito contributivo che di uno anagrafico. In altri, invece, basta raggiungere un certo numero di anni di contributi per avere diritto alla quiescenza. Andare in pensione a 59 anni è permesso dalla nostra normativa e non solo per gli invalidi e le donne.
Opzione donna
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Solitamente quando si parla di un pensionamento con un grande anticipo a renderlo possibile è la presenza di disabilità Per i lavoratori con invalidità almeno all’80% la normativa, infatti, prevede l’uscita un buon numero di anni prima.
In altri casi quando si parla di pensione a 59 anni si pensa all’Opzione donna. La misura, cioè, che permette il pensionamento a:
- lavoratrici dipendenti co 58 anni di età e 35 anni di contributi;
- lavoratrici autonome con 59 anni di età e 35 anni di contributi.
Le due misure in cui parliamo in questo articolo, invece, non sono limitate agli invalidi o alle donne ma alla generalità dei lavoratori. Ovvero, possono accedervi indistintamente tutti.
Andare in pensione a 59 anni è possibile anche senza Legge 104 e senza Opzione donna, ecco come
La normativa previdenziale italiana introduce due misure che permettono il pensionamento anticipato indipendentemente dall’età. Questo significa che l’accesso alla pensione non è vincolato ad una precisa età anagrafica ma solo al requisito contributivo.
La prima misura che permette di pensionarsi a 59 anni è l’anticipata ordinaria, quella prevista dalla Legge Fornero. Richiede 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Per accedere alla pensione a a 59 anni, quindi, è necessario aver avuto una vita lavorativa senza buchi contributivi e aver iniziato a lavorare:
- a 16 anni se uomini;
- 17 anni se donne.
La seconda misura che permette il pensionamento a 59 anni è la Quota 41. Si tratta di una misura riservata ai lavoratori precoci che appartengono ad uno dei profili di tutela previsti dalla normativa, ovvero:
- disoccupati a seguito di licenziamento;
- invalidi con percentuale di almeno il 74%;
- caregiver familiari;
- lavoratori usuranti o gravosi.
In questo caso per accedere al pensionamento a 59 anni è necessario aver iniziato a lavorare, senza mai smettere, poco prima dei 18 anni. Questo perchè è necessario oltre ad aver maturato i 41 anni di contributi, appartenere alla categoria dei lavoratori precoci. Ovvero coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età.
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