Andando in pensione dai 57 ai 67 anni e stessa età non sempre l’importo è uguale

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A qualunque età si decida di accedere alla pensione, la cosa che interessa maggiormente è l’importo dell’assegno. Perché, quello, sarà il reddito con cui vivere per il resto dell’esistenza. Ed è importante, quindi, che sia quanto più alto possibile. Alle volte per aumentare la pensione il lavoratore, magari, decide di rimanere in servizio qualche anno in più. Anche se ha raggiunto i requisiti per accedere ad una pensione anticipata. In questo modo aumenta non solo i contributi versati ma anche il coefficiente di trasformazione che cresce al salire dell’età. Ma ecco perché andando in pensione a dai 57 ai 67 anni, tra un pensionato e l’altro, l’importo è diverso.

L’importo dipende da numerosi fattori

Molti pensionati mettono a confronto l’importo che prendono con quello di altri pensionati. Alle volte pur pensionandosi alla stessa età l’importo della pensione è diverso. In questo caso a determinare l’importo della pensione è il numero di anni di contributi versati. Magari un pensionato ne aveva di meno e un altro di più.

Ma in determinati casi anche con lo stesso numero di anni di contributi e la stessa età risultano due pensioni diverse. A determinare l’importo della pensione non è soltanto l’età ed il numero di anni di contributi. Ma anche la quantità di contribuzione versata che dipende dalla retribuzione del lavoratore. E magari uno dei due pensionati aveva uno stipendio più alto dell’altro e, quindi, versava più contributi.

Indipendentemente che si vada in pensione a 57 o a 67 anni, è difficile che due lavoratori abbiano, a parità di requisiti, lo stesso assegno.

Andando in pensione dai 57 ai 67 anni e stessa età non sempre l’importo è uguale

La cosa strana, però, è che due colleghi con lo stesso stipendio possono andare in pensione alla stessa età e con gli stessi anni di lavoro alle spalle e avere, lo stesso, una pensione diversa. Come si spiega in questo caso la differenza? Come abbiamo detto è la retribuzione a determinare i contributi per la pensione. E basta che uno dei due abbia fatto più straordinari per rendere diverso l’importo della pensione. Perché anche sugli straordinari si maturano i contributi.

O, per esempio, che uno dei due abbia preso più permessi, o un periodo di congedo retribuito. In questo caso la retribuzione è quella base, senza considerare straordinari e contingenze varie. E di conseguenza i contributi sono minori. E anche la pensione spettante ai due sarà, per forza di cose, diversa.

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