Mancano due settimane alla fine dell’anno solare e di quello borsistico. I mercati azionari americani sono ancora in territorio negativo, ma un recupero, almeno per alcuni indici, potrebbe essere ancora possibile. Quindi, ancora poche sedute per decidere chi sarà il vincitore a Wall Street nella lotta tra orsi e tori.
Avevamo previsto che quella appena conclusasi sarebbe potuta essere una settimana decisiva e così è stato. Le decisioni della Federal Reserve e il rischio di una recessione più profonda e duratura, infatti, hanno affossato le quotazioni dopo che c’era stato un tentativo di rialzo. Le cose, quindi, potrebbero mettersi male per i rialzisti.
Ricordiamo che lo stesso tipo di considerazione valgono per Piazza Affari: sul Ftse Mib la carica degli orsi potrebbe compromettere il rialzo di medio/lungo.
Le previsioni del frattale previsionale
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Per quel che riguarda il frattale previsionale per il Dow Jones, indice che usiamo come riferimento, si prevede una fine d’anno tutta al rialzo. Come si vede, fino ad agosto le quotazioni hanno seguito perfettamente l’andamento delle previsioni. A un certo punto, però, i due andamenti sono andati in divergenza e in questo caso potrebbe significare, come accaduto una sola volta negli ultimi quindici anni, che l’andamento previsto sarà completamente ribaltato. Da metà ottobre, però, le quotazioni hanno ripreso a seguire il frattale previsionale. Da qualche settimana, però, sembra che sia iniziata una nuova fase divergente tra frattale e andamento reale delle quotazioni. Aumentano, quindi, le probabilità che si possa assistere a una chiusura annuale all’insegna della debolezza.
Ancora poche sedute per decidere chi sarà il vincitore a Wall Street nella lotta tra orsi e tori: le indicazioni dell’analisi grafica
Il Dow Jones (DJ30) ha chiuso la seduta del giorno 16 dicembre a quota 32.920,46, in ribasso dello 0,85% rispetto alla seduta precedente. La variazione settimana su settimana è stata al ribasso dell’1,66%.
Settimana a due facce per il Dow Jones sul time frame giornaliero. Dopo una seduta di lunedì tutta al rialzo e un’apertura in gap up martedì, lo sviluppo successivo è stato tutto al ribasso. Decisiva è stata la seduta di martedì che, dopo avere segnato il massimo degli ultimi 8 mesi ha visto un crollo di circa il 3% dai massimi di seduta. Da quel momento in poi è stato un ribasso senza sosta e al momento le sedute al ribasso consecutive sono state quattro. Inoltre, l’incrocio ribassista delle medie ha tenuto e, almeno per il momento, non sembrano esserci pericoli in vista per gli orsi.
Era da fine settembre che non si vedevano due settimane consecutive al ribasso. Prima, quindi, della partenza del rialzo iniziato a ottobre. Questo evento dovrebbe mettere in guardia gli investitori da possibili accelerazioni ribassiste. Le medie, però, sono ancora incrociate al rialzo. L’unico segnale di allerta arriva dalla conferma della chiusura settimanale sotto la media più veloce (linea blu).