Anche senza rinunciare all’eredità vedova ed eredi non devono pagare per forza i debiti del defunto e nemmeno le rate di un prestito o di un finanziamento 

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Una nuova cucina o una nuova TV, oppure una nuova auto o il prestito per finanziare la festa per le nozze d’oro o una crociera. Le motivazioni per aprire una linea di credito con una finanziaria sono le più disparate. Nulla di grave ad aprire un finanziamento con una banca o con un intermediario del credito. La cosa che genera problemi è il soggetto passivo del finanziamento che muore a prestito in corso. In questi caso finiscono nel vortice dei debiti gli eredi.

Anche senza rinunciare all’eredità vedova ed eredi non devono pagare per forza i debiti del defunto e nemmeno le rate di un prestito o di un finanziamento

Un prestito con una società finanziaria finisce a carico degli eredi come qualsiasi altro debito del defunto. Ma ciò non avviene in automatico. Infatti è necessario accettare l’eredità prima di diventare soggetti passivi da questo punto di vista. Accettare l’eredità o meno fa tanta differenza quindi. Gli eredi hanno 10 anni per prendere una decisione. E in questi 120 mesi nessuna finanziaria può attaccare un erede per ottenere un pagamento di un vecchio debito di un defunto. Per 10 anni una finanziaria nulla può nonostante spesso il bene oggetto del finanziamento sia soggetto a deterioramento o a svalutazione.

L’accettazione dell’eredità con il beneficio d’inventario

Solo nel caso di eredi che risultano residenti col defunto quando quest’ultimo era in vita, i tempi si assottigliano. Infatti entro 40 giorni l’erede deve scegliere per l’accettazione o il diniego dell’eredità. Ed in caso di accettazione gli eredi diventano soggetti passivi anche nei confronti della società finanziaria. Ogni erede subentra nei debiti del defunto per quota. Un debito da 10.000 euro se gli eredi sono 4 sarà pari a 2.500 euro a testa. Non esiste responsabilità solidale tra gli eredi. Ognuno risponde per la sua quota di debito. E anche in caso di accettazione dell’eredità, un erede può accettarla con il beneficio d’inventario. In termini pratici, questa soluzione consente di accollarsi debiti mai superiori alle parti attive dell’eredità.

Se il lascito è di 5.000 euro e i debiti sono pari a 10.000 euro, gli eredi risponderanno solo fino a 5.000 euro. E le procedure di esecuzione forzata potranno riguardare solo i beni ereditati. In termini pratici, la finanziaria non potrà attaccare i beni propri degli eredi. Anche senza rinunciare all’eredità vedova ed eredi possono evitare di pagare tutti i debiti del defunto. Soprattutto se non ci sono immobili nel lascito di un defunto, cioè se esistono solo conti correnti ed altri soldi in banca, l’inventario è consigliabile. Prima di accettare l’eredità meglio controllare che il lascito sia superiore a debiti e prestiti del defunto.

Approfondimento

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