Anche senza pillole ecco di quanto scende la pressione massima con questa piccola novità a tavola

pressione

In Italia l’ipertensione colpisce più di un terzo della popolazione e in misura maggiore gli uomini. Sebbene non si tratti di una malattia, la pressione alta rappresenta uno dei fattori più pericolosi che potrebbero provocare gravi disturbi cardiovascolari. Si raccomanda pertanto di prestare attenzione ai 5 sintomi della pressione alta che molti sottovalutano ma che espongono a rischio di infarto e ictus. Pur tuttavia può accadere che l’ipertensione non si accompagni ad una sintomatologia specifica e facilmente riconoscibile.

Non a  caso i valori troppo alti di pressione arteriosa sono spesso un nemico invisibile da cui conviene difendersi per tempo. Si tenga conto che con l’avanzare dell’età i livelli della pressione tendono a cambiare e ad aumentare. In particolare sperimentano variazioni sensibili dei valori pressori soprattutto le donne durante la menopausa. A tal proposito è opportuno sottolineare quanto deve essere la pressione diastolica e sistolica dopo i 50 anni per proteggere cuore e cervello. E soprattutto si consiglia di controllare i livelli di pressione anche a casa tramite il ricorso alle macchinette per un monitoraggio quotidiano.

Se il soggetto registra la presenza quasi costante di valori pressori fuori norma dovrà necessariamente rivolgersi al proprio medico curante. Ciò perché potrebbe rendersi inevitabile il ricorso a terapie farmacologiche per regolarizzare i livelli della pressione.

Ma prima ancora dell’eventuale prescrizione di farmaci si possono tentare rimedi naturali. Si potrebbe anche intervenire su altri fronti perché anche senza pillole ecco di quanto scende la pressione massima con questa piccola novità a tavola. Così come con la rinuncia ad alcune bevande che quotidianamente provocano situazioni di stress all’organismo. Forse pochi sono consapevoli di quanto la caffeina fa alzare i valori della pressione arteriosa e quanti caffè può bere chi soffre di ipertensione.

Anche senza pillole ecco di quanto scende la pressione massima con questa piccola novità a tavola

Purtroppo è in netto aumento il consumo di cibi trasformati e di prodotti dell’industria alimentare con un alto contenuto di sale. Si stima che in media un consumatore adulto assuma all’incirca 10 grammi di sale al giorno che corrispondono a 4 grammi di sodio. Tale quantità supera di molto i fabbisogni necessari e si associa ad un più alto rischio di patologie cardiocircolatorie.

Uno studio italiano ha indagato gli effetti positivi della riduzione della quantità quotidiana di sodio alimentare. In particolare i ricercatori hanno registrato le variazioni dei valori pressori nei soggetti che hanno ridotto il consumo di sodio. Dalle analisi è emerso che la pressione sistolica scende di 6-8 mmHg nei soggetti che hanno consumato non più di 2 grammi di sodio al giorno. E l’efficacia di tale riduzione ha riguardato anche chi ha valori pressori nella norma e non solo i pazienti affetti da ipertensione. Pertanto sarebbe consigliabile non aggiungere sale sulle pietanze perché il sodio è già presente in molti alimenti che consumiamo abitualmente. Con piccoli accorgimenti e nuove  abitudini si potrebbe quindi intervenire per regolarizzare la pressione arteriosa ed evitare situazioni di rischio.

Consigliati per te