Anche senza notaio si può donare la casa a figli e parenti con questi due modi che pochi conoscono

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Tra gli atti più diffusi nel nostro Paese rientra sicuramente la donazione tra un genitore ed un figlio. Il motivo è sicuramente di carattere fiscale, in quanto per questa figura giuridica sono previste importanti agevolazioni che tengono conto del grado di parentela. Infatti le aliquote e le franchigie sono calcolate in base al rapporto di parentela intercorrente tra beneficiario e donante. Saranno pari al 4% per il coniuge e i parenti in linea retta, da calcolare sul valore eccedente 1 milione di euro per ciascun beneficiario. Mentre per fratelli e sorelle sarà del 6% da calcolare sul valore eccedente 100.000 euro. Nonché del 6% sul valore totale per gli altri parenti in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado.

Tuttavia, nonostante queste agevolazioni fiscali, l’atto di donazione per essere valido necessita dell’atto pubblico. Pertanto bisognerà rivolgersi ad un notaio che ovviamente vorrà vedersi pagata la sua parcella. Infatti per la redazione dell’atto sono necessari diversi adempimenti preliminari alla stipula, come l’acquisizione delle visure catastali e ipotecarie per l’individuazione del bene. Si dovrà valutare se c’è corrispondenza tra quanto risulta dalla situazione catastale e da quella reale dell’immobile oggetto della donazione. Successivamente alla stipula si dovrà poi provvedere alla registrazione e trascrizione dell’atto presso l’Agenzia delle Entrate.

Anche senza notaio si può donare la casa a figli e parenti con questi due modi che pochi conoscono

Pertanto chi intende donare la casa al figlio non potrà esimersi dalla parcella del notaio. Tuttavia, esistono diversi modi per donare l’immobile al figlio e risparmiare laute spese. Infatti anche senza notaio si potrà donare la casa al figlio o ad altri parenti, utilizzando una delle seguenti modalità. Infatti nel caso in cui un genitore voglia donare la casa al figlio senza andare dal notaio potrebbe ricorrere all’istituto della donazione indiretta. Si tratta di un atto che se pur non redatto secondo le forme previste per la donazione, realizza gli effetti propri della donazione. In questo caso, il genitore interviene nel contratto di compravendita del figlio, corrispondendo lui stesso il prezzo. Si tratta del cosiddetto adempimento del terzo, ovvero il genitore interviene pagando al posto del figlio, realizzando così la donazione dell’immobile. Quindi invece di fare due atti, donazione e compravendita, si farà soltanto l’atto di compravendita in cui il genitore interviene dichiarando l’intenzione di donare.

Un altro modo per donare l’immobile senza andare dal notaio, potrebbe essere far dichiarare l’usucapione a favore del figlio mediante mediazione. Prima di far accertare l’usucapione innanzi al giudice, è obbligatorio infatti esperire la mediazione. Quindi in presenza di un possesso per almeno 20 anni dell’immobile da parte dei figli si dovrà necessariamente esperire il tentativo di mediazione. Qualora non si raggiunga l’accordo in tale sede si potrà adire l’autorità giudiziaria. Pertanto anche senza notaio si può donare la casa a figli e risparmiare un po’ di soldi.

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