Anche senza Legge 104 l’INPS concede 24 mesi di contributi aggiuntivi a queste donne che lo richiedono

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Quando un lavoratore si avvicina al momento del collocamento in quiescenza valuta attentamente la formula pensionistica più adatta alla propria situazione lavorativa. Una volta inviata la richiesta, l’INPS risponde alla domanda di pensione entro un determinato periodo di tempo. In questi casi è bene considerare anche le eventuali agevolazioni che il trattamento riserva ad determinate categorie di contribuenti. Esistono infatti delle formule che consentono uno sgravio sul montante contributivo che il lavoratore dovrebbe possedere al momento della presentazione dell’istanza all’Istituto di Previdenza Sociale. Anche senza Legge 104 l’INPS concede 24 mesi di contributi aggiuntivi a queste donne che lo richiedono.

Come funziona l’APE sociale e quali novità per il 2022

Alcune categorie di lavoratori che presentano particolari difficoltà hanno la possibilità di accedere a forme di tutela previdenziale specifica. È il caso ad esempio di chi quest’anno ha optato per l’APE sociale, l’assegno-ponte garantito dallo Stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2017. Più che di una soluzione previdenziale si tratta di una formula di accompagnamento alla  pensione rivolta a particolari categorie di lavoratori che hanno compiuto 63 anni di età.

Si tratta di disoccupati, invalidi civili con invalidità almeno al 74%, persone che hanno svolto lavori gravosi o usuranti e caregiver. Tutte queste categorie devono possedere degli specifici requisiti che interessano anche i contributi, ossia 30 o 36 anni. Relativamente ai caregiver, abbiamo precedentemente spiegato che l’APE sociale è solo una delle 3 agevolazioni economiche riservate a chi assiste un genitore invalido. Quest’anno il termine ultimo per richiedere questo trattamento ponte è scaduto al 30 di novembre. Tuttavia, le previsioni per il 2022 sembrano confermare una proroga con delle estensioni ad ulteriori categorie di contribuenti. In tal caso, è utile ricordare che un requisito che interessa le donne prevede uno sconto sui contributi che può raggiungere un biennio.

Anche senza Legge 104 l’INPS concede 24 mesi di contributi aggiuntivi a queste donne che lo richiedono

Se la formula del 2022 dovesse riconfermarsi come quella del 2021, allora alle donne con figli che richiedono l’APE sociale spetterebbe uno sconto sui contributi. In buona sostanza, le lavoratrici che presentano istanza di APE sociale possono ricevere un abbuono sui contributi pari a 12 mesi per ogni figlio avuto. La formula permette di ottenere uno sconto massimo di 24 mesi, ossia 12 mesi per figlio. In questo caso, la contribuente avrebbe la possibilità di accedere all’assegno-ponte fino a 2 anni prima rispetto ai requisiti canonici previsti per il tetto di contributi.

In questo caso, lo sconto contributivo si applica non solo ai caregiver ma a tutte le categorie che sono incluse nel trattamento di APE sociale. Pertanto, non è una riduzione concessa in presenza di Legge 104, ma un’agevolazione che prevede il trattamento previdenziale stesso. Si attendono nuove indicazioni circa il nuovo anno a venire. Intanto, le donne che hanno presentato domanda di APE sociale nel 2021, potranno beneficiare di questa riduzione sul conteggio dei contributi.

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