Anche se non più in vigore nel 2022 ecco a chi spetterebbe comunque oltre 2.000 euro di Bonus bebè INPS

bebè

Nel 2021 si chiamava Bonus cicogna, conosciuto anche semplicemente come Bonus bebè. C’erano particolari condizioni per poter richiedere il cosiddetto assegno di natalità, un sussidio per le famiglie che spettava per ogni figlio nato, adottato o in affido. Il contributo variava in base all’ISEE ed è una sorta di premio per le nuove mamme. Il periodo di validità del Bonus era riferito alle nascite dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, esteso poi al 31 gennaio 2022. A marzo, infatti, è entrato in vigore il nuovo assegno unico familiare, che comprende anche questo Bonus. Niente più assegno mensile per i nuovi nati, dunque, ma tutto sostituito dalla nuova misura di sostegno.

Non tutti sanno però che l’INPS ha spiegato come sia possibile, ancora nel 2022, poter accedere anche se non più in vigore a questo beneficio per alcuni soggetti. Molti potrebbero infatti pensare che non sia più possibile ottenere il Bonus bebè. Ebbene, si sbagliano. C’è una categoria di aventi diritto anche nel 2022 che l’INPS ha chiarito nel messaggio numero 1562 del 7 aprile 2022. L’Istituto di previdenza ha infatti avviato il riesame delle istanze mettendo in atto quanto stabilisce la Corte Costituzionale. Anche i cittadini stranieri di Paesi extra UE potrebbero infatti essere beneficiari della misura di sostegno.

Anche se non più in vigore nel 2022 ecco a chi spetterebbe comunque oltre 2.000 euro di Bonus bebè INPS

Come noto, il Bonus bebè è una misura mensile per le famiglie con figli secondo diverse fasce ISEE. La Redazione di ProiezionidiBorsa ha spiegato nel dettaglio come fare la domanda. Nel 2022 il Bonus è stato integrato, assieme ad altre misure di sostegno per i genitori e le famiglie, nell’assegno unico. Ma i cittadini extra UE inizialmente esclusi perché sprovvisti del permesso di soggiorno di lungo periodo sono stati “reintegrati” dalla sentenza numero 54/2022 della Corte Costituzionale. Il requisito del permesso di soggiorno di lungo periodo, infatti, è stato ritenuto incostituzionale.

Ciò vuol dire che anche i familiari di carte di soggiorno, gli stranieri con regolare permesso unico di lavoro e quelli titolari di permessi di ricerca possono essere ritenuti beneficiari della misura. A chiunque tra questi soggetti abbia presentato la domanda, dunque, l’INPS sta procedendo a nuove valutazioni per l’eventuale accoglimento se si rispettano tutti i requisiti. Inoltre, le domande finora respinte potranno essere sottoposte a riesame alla luce delle disposizioni della Corte. Molti di questi soggetti, dunque, potranno percepire il Bonus bebè anche nel 2022.

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