Nonostante la chiusura di venerdì 24 gennaio, anche se in affanno l’oro conferma il break rialzista e si avvia verso nuovi massimi storici.
Per le quotazioni del metallo prezioso sono state sufficiente due sedute, quelle di mercoledì e di giovedì, per garantire un forte spinta propulsiva. In particolare, la seduta di mercoledì ha visto un rialzo di circa il 2% come non se ne vedevano da mesi.
Alla base di questo rialzo ci sono le preoccupazioni che riguardano l’inflazione e le tensioni Russia-Ucraina. Inoltre anche la debolezza dei mercati azionari ha supportato il mercato del metallo come copertura contro l’acquisto di rischio.
Anche se in affanno l’oro conferma il break rialzista e si avvia verso nuovi massimi storici: le indicazioni dell’analisi grafica
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L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 21 gennaio in ribasso dello 0,59% rispetto alla seduta precedente a quota 1.816,5 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo dello 0,84%.
Time frame giornaliero
Settimana scorsa scrivevamo
Nel breve periodo la proiezione in corso rimane ancora rialzista, anche se sta trovando un fortissimo ostacolo in area 1.820/1.830 dollari. Da notare che questa area di prezzo già in passato aveva frenato l’ascesa dei prezzi dell’oro. Ragione per cui solo una chiusura superiore a questo livello aprirebbe le porte a una continuazione rialzista verso area 1,874 dollari, prima, e a seguire verso gli altri obiettivi indicati nel riquadro in rosso.
Per il rotto della cuffia l’area di resistenza è stata rotta e, successivamente, ha retto alle pressioni ribassiste. Ci sono, quindi, tutti i presupposti affinché si possa continuare al rialzo verso gli obiettivi indicati dalla linea tratteggiata. In particolare, la massima estensione rialzista si trova in area 2,110 euro (III obiettivo di prezzo).
I ribassisti, invece, riprenderebbero il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 1920/1930 dollari.
Time frame settimanale
Sul fronte settimanale nulla è cambiato rispetto a quanto scrivevamo qualche settimana fa. Facciamo solo notare che per la settima settimana consecutiva le quotazioni hanno chiuso in area 1.830 dollari lasciando la porta aperta a tutti gli scenari.
Anche sul time frame settimanale le cose si potrebbero mettere molto male. Tuttavia, al momento lo scenario è ancora molto incerto. Tutto dipenderà da come chiuderà settimana prossima.
Una chiusura settimanale inferiore a 1.787,3 dollari farebbe sprofondare le quotazioni dell’oro verso area 1.638,2 dollari. In questo caso la massima estensione del ribasso si trova in area 1.150 dollari.
Qualora, invece, il supporto dovesse resistere, allora le quotazioni si dirigerebbero verso gli obiettivi indicati in figura dalla linea continua.