Cucinare è una passione che accomuna moltissime persone. Ogni città, paesino, nazione ha le proprie abitudini alimentari, modalità di cottura e di preparazione, oltre a determinati prodotti locali. Tra le piante conosciute e apprezzate un po’ dovunque c’è quella del peperoncino. Coltivata e usata da migliaia di anni in Centro America, si diffuse in Europa grazie a Cristoforo Colombo. Da allora servì a insaporire alcuni piatti e furono studiate le sue molteplici proprietà. Il peperoncino è una bacca, se ne contano almeno 3.000 varietà di diverse forme e intensità di piccantezza. Tra i più conosciuti abbiamo quello calabrese, poi l’ancho, lo jalapeño, il carolina reaper, il pasilla, il terrano. L’habanero è tra i più piccanti al mondo. Il peperoncino può essere utilizzato in cucina sia fresco che secco. Anche un semplice piatto di spaghetti con aglio e olio con un pizzico di questo oro rosso diventa una gustosa prelibatezza.
Anche se il peperoncino piccante ha molte proprietà benefiche potrebbe essere dannoso a chi soffre di queste patologie
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Il peperoncino contiene le vitamine A, C ed E, quelle del gruppo B, potassio, ferro e magnesio e tanti altri minerali. La piccantezza è data al peperoncino dalla capsaicina. Questo suo componente ha un effetto antidolorifico e antibatterico. Da alcuni studi, si è visto che il peperoncino potrebbe aiutare contro il colesterolo e anche il diabete. Tra l’altro ha anche una funzione antiossidante, è stimolante del metabolismo, aiuta la digestione. Per la sua proprietà vasodilatatrice, l’uso del peperoncino può prevenire alcuni disturbi cardiovascolari. Da tutto ciò ne consegue che consumarlo aiuterebbe il nostro corpo a mantenersi in salute e a prevenire alcune patologie.
Come avviene con altri alimenti, il consumo di questa portentosa bacca è sconsigliato però in alcuni casi. Vediamo quali.
Ecco i casi in cui l’uso è sconsigliato
Non dovrebbero assumere peperoncino le persone che soffrono di
- allergie;
- reflusso gastroesofageo;
- ulcera;
- patologie intestinali;
- cistiti;
- prostatiti.
Quindi, anche se il peperoncino piccante ha molte proprietà benefiche, potrebbe essere dannoso a chi soffre di queste patologie. Per quanto riguarda le donne in gravidanza, alcuni medici possono sconsigliare il consumo di peperoncino poiché potrebbe peggiorare eventuali gastriti e nausea. Inoltre, sarebbe meglio evitarlo in presenza di ragadi o emorroidi. Bisogna ricordare che il peperoncino fresco o in polvere in dosi moderate, in generale, fa bene. In caso di presenza in pomate potrebbe causare arrossamenti e prurito in soggetti sensibili, mentre negli integratori è bene controllare e rispettare la dose massima giornaliera consigliata.