Quando si hanno debiti con lo Stato non è mai una buona cosa, soprattutto perché prima o poi arriveranno delle cartelle esattoriali per intimarne il pagamento. Ma la cartella esattoriale, oltre a riportare importo dovuto, prevede anche delle maggiorazioni dovute a interessi e sanzioni. Inoltre in molti casi è previsto anche l’aggio per la riscossione, che ricade sulle spalle del contribuente. L’importo dell’onere di riscossione varia dal 3 al 6% in base a quando si versano le somme dovute. Se si paga la cartella entro 60 giorni dalla notifica, l’aggio è pari al 6%, ma solo il 3% sarà a carico del contribuente. Se si paga dopo che sono trascorsi 60 giorni, invece, il 6% dell’onere è interamente a carico del contribuente.
Anche se è stata abolita sulle cartelle esattoriali, continua ad essere richiesta la somma relativa all’aggio esattoriale. Iniziamo con lo spiegare cos’è l’aggio. Si tratta del compenso che l’Agente di riscossione percepisce per ogni cartella per la quale richiede un pagamento. E si tratta di una remunerazione percentuale che, quindi, varia, in base all’importo della cartella esattoriale stessa.
Onere di riscossione e Legge di Bilancio 2022
Indice dei contenuti
La Legge di Bilancio 2022, Legge 234 del 2021, ha abrogato definitivamente l’onere di riscossione Ma moltissimi contribuenti che stanno ricevendo cartelle esattoriali dall’Agenzia delle Entrate lo trovano ancora indicato come onere da pagare. Come ad esempio su avvisi che riguardano bollo auto non pagato.
Perché questo avviene se lo Stato ha abolito questa voce? I costi di gestione del servizio di riscossione, come previsto dalla novità 2022, devono essere interamente a carico dello Stato. Mentre restano in vigore le spese per le procedure esecutive e quelle per la notifica di cartella di pagamento.
Anche se è stata abolita sulle cartelle esattoriali l’Agenzia delle entrate chiede ancora il pagamento di questa tassa
Spiegare il perché l’onere di riscossione è ancora presente nelle cartelle esattoriali notificate nel 2022 è molto semplice. L’abolizione dell’aggio esattoriale decorre esattamente dal primo gennaio 2022. Questo significa che per le cartelle esattoriali notificate quest’anno, ma con carichi affidati entro il 31 dicembre dello scorso anno, l’abolizione non era ancora in vigore.
Per i carichi affidati all’Agente di riscossione entro il 31 dicembre 2021 quindi , l’aggio continua ad essere a carico del contribuente. Per queste cartelle esattoriali infatti si utilizza ancora il vecchio modello di cartella e non il nuovo modello adottato in recepimento della novità. L’abolizione dell’aggio esattoriale, quindi, riguarda solo i carichi affidati a partire dal 1 gennaio 2022. E solo su quelli, effettivamente, si vedrà il beneficio applicato.
Approfondimento