Anche questi farmaci e visite possono detrarsi dal 730 ma occhio ai pagamenti

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Tra le medicine non convenzionali l’omeopatia è sicuramente la più conosciuta e sempre più persone vi ricorrono. Le origini dell’omeopatia sono antichissime e la sua nascita si fa risalire tra il ‘700 e l’800 a opera del tedesco Christian Friederich Samuel Hahnemann.

Il medico omeopata deve essere laureato in medicina, aver frequentato un corso di specializzazione, aver svolto la pratica ed essere iscritto all’albo dei medici. L’omeopatia è utilizzata per numerose malattie tra cui le allergie, l’asma, l’otite, dermatite, stress, ansia, artrite, pressione alta e depressione. In Italia le prestazioni e medicinali omeopatici prescritti possono detrarsi dalle tasse come avviene per le altre spese sanitarie. Come specificato nella guida dell’Agenzia delle Entrate, le spese mediche generiche e l’acquisto di farmaci anche omeopatici sono soggetti a detrazione, rispettando determinate regole.

Per fruire della detrazione ecco cos’è necessario

Oltre alle spese ordinarie, sono tante le spese che le famiglie si trovano ad affrontare per visite specialistiche e medicinali. Pertanto, il nostro sistema tributario consente di scaricare gran parte delle spese che i contribuenti si trovano ad affrontare. Tra di esse possono detrarsi nel 730 anche questi farmaci e visite presso un medico specializzato in omeopatia.

Ovviamente, per fruire della detrazione, i medicinali dovranno acquistarsi presso le farmacie o soggetti autorizzati alla loro vendita. La detrazione può spettare anche per i farmaci o medicinali acquistati online senza l’obbligo della prestazione medica da farmacie. Nonché da servizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza dalla Regione o Provincia autonoma o da altre autorità competenti.

L’elenco delle farmacie ed esercizi commerciali autorizzati alla vendita online, per evitare truffe, può essere consultato sul sito del Ministero della Salute.

Cosa dovranno indicare lo scontrino o la fattura

Le spese sanitarie relative all’acquisto dei medicinali sono detraibili qualora la spesa risulti certificata da fattura o da scontrino fiscale, il cosiddetto scontrino parlante. Da tali documenti dovrà risultare in maniera specifica la natura, la qualità, la quantità dei prodotti acquistati e il codice fiscale del destinatario. Sullo scontrino o fattura dei farmaci omeopatici dovrà riportarsi la dicitura “omeopatico” o una sigla accompagnata dal codice AIC. Quest’ultimo indica il numero di autorizzazione di immissione in commercio del medicinale. Per quelli per cui non è stata ancora attivata la procedura per l’attribuzione del codice AIC, la qualità del farmaco s’indica con un codice identificativo. Questo sarà attribuito da organismi privati e sarà valido su tutto il territorio dello Stato.

Anche questi farmaci e visite possono detrarsi dalle tasse ma attenzione alle modalità di pagamento

Dal 2020 per fruire della detrazione per le spese mediche generiche è necessario che il pagamento sia sostenuto con mezzi di pagamento tracciabili. Fanno eccezione le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate dal SSN. Non è previsto invece l’obbligo del pagamento tracciabile per l’acquisto di medicinali.

Anche le visite rese da un medico omeopata sono detraibili attraverso la presentazione della fattura resa dal professionista o dalla struttura presso cui la visita si svolge. Qualora la visita sia svolta da un professionista privato o presso strutture non accreditate dal SSN il pagamento della prestazione dovrà avvenire con strumenti tracciabili. Ovvero con bonifico, bancomat, carta di credito ecc.

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