Lo scadenzario fiscale di dicembre si concentra tra il 15 e il 16, più una residua coda di versamenti per il 20 e il 31. Spicca l’IMU, ma altre scadenze arriveranno prima e dopo la tassa sugli immobili.
Vediamo quindi alcuni dei principali pagamenti dei prossimi 31 giorni. Anticipiamo solo che c’è anche l’IMU oltre a IVA e contributi INPS tra le tasse da pagare questo mese.
Le scadenze fiscali per il 1° e il 15 dicembre
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Oggi scade il versamento dell’imposta di registro legata a quei contratti nuovi o tacitamente rinnovati e con decorrenza dal 1° del mese scorso. Pagamento che non interessa chi ha optato per la cedolare secca e chi ha proceduto alla registrazione telematica (si paga in sede di registrazione).
Il 15 è il termine per la fatturazione differita (come da DdT o altro documento valido o per prestazioni di servizi) del mese precedente per i soggetti IVA. Nel caso di più cessioni verso lo stesso soggetto si può procedere a una sola fattura riepilogativa. Ancora, commercianti al minuto e assimilati (e alcuni della GDO) devono registrare, anche in un’unica scrittura, le operazioni di novembre per le quali hanno emesso ricevuta o scontrino.
Sempre il 15 le ASD e tutte quelle in regime forfettario devono annotare i corrispettivi e proventi di novembre conseguiti nell’esercizio di attività commerciali.
Anche l’IMU oltre a IVA e contributi INPS tra le tasse da pagare entro fine anno
Venerdì 16 è una giornata densa di scadenze. Tra le principali citiamo le seguenti:
- la liquidazione e il versamento dell’IVA mensile del mese di novembre (codice tributo: 6011);
- il versamento delle ritenute a carico dei condomini nelle loro vesti di sostituti d’imposta (su importi pagati a novembre per lavori, etc);
- versamenti mensili vari a carico dei soggetti che esercitano attività di intrattenimento o di intermediazione immobiliare, imprese di assicurazioni. I versamenti vanno fatti con F24 con modalità telematiche (o tramite intermediario, se previsto), usando i codici tributi del caso;
- i versamenti per i contributi INPS, a carico di una vasta platea di contribuenti (lavoro dipendente, gestione separata, aziende agricole e pescatori);
- i versamenti a carico dei sostituti d’imposta. Ossia le ritenute di novembre sui redditi da lavoro dipendente e assimilati, le provvigioni, i redditi di lavoro autonomo o diversi o di capitale. Ancora, le addizionali regionali e comunali e l’imposta sostitutiva dell’IRPEF.
L’appuntamento con la seconda rata IMU di quest’anno
Sempre entro venerdì 16 andrà versata a saldo la seconda rata IMU per l’anno 2022, salvo il caso in cui il contribuente non abbia saldato tutto già a giugno. La Legge, infatti, prevede che si possa pagare in un’unica soluzione (entro il 16 giugno) o in due rate (16 giugno e 16 dicembre).
Per chi non ha subito modifiche di quote possedute e/o di periodo di possesso, l’importo da versare è uguale a quello di giugno. Altrimenti bisogna calcolare il dovuto e poi saldare.
Sempre in tema di IMU, infine, ricordiamo che il 31 dicembre segna il termine per presentare la dichiarazione IMU. A metà giugno il legislatore ha spostato questa scadenza dal 30 giugno 2022 all’ultimo dell’anno. In sostanza, chi ha subito variazioni immobiliari tali che incidono sull’importo da pagare, deve procedere a inviare l’apposito modello AdE.