Circolano voci poco rassicuranti sui tagli alle pensioni sopra i 1500 euro lordi, ma si deve temere che verranno tagliate anche quelle di importi inferiori? Il percettore di trattamenti previdenziali si chiederà fra qualche mese: perché mi hanno ridotto la pensione? Quello più aggiornato sui più recenti sviluppi dell’economia nazionale si interroga sulle probabili decurtazioni. Di fatto, quali pensioni verranno ricalcolate, quali sono più esposte a rischio di tagli quelle sopra i 1500 o sopra i 2000 euro?
A causa dell’emergenza del coronavirus, il Governo italiano si trova a dover gestire il precipitato negativo del blocco produttivo. Il sistema economico nazionale sta accusando il contraccolpo della battuta d’arresto che l’epidemia ha imposto al ciclo della produzione. L’arresto prolungato dell’intera macchina economica sta determinando, e continuerà per mesi a determinare, un generale stato di malessere finanziario.
Milioni di lavoratori italiani stanno sperimentando una condizione di totale inattività che li priva della capacità di sostentamento. Fioccano le richieste di agevolazioni e aiuti economici che lo Stato italiano riceve quotidianamente e si prevede un aumento del numero di indigenti.
L’erogazione di bonus, sussidi, cassa integrazione, indennità di disoccupazione, ammortizzatori e altri supporti finanziari esercita un’insostenibile pressione sulle casse statali. Di qui il timore che il Governo possa sferrare l’attacco agli assegni pensionistici e che anche le pensioni inferiori a 1500 euro verranno tagliate.
Anche le pensioni inferiori a 1500 euro verranno tagliate?
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Sul tavolo delle trattative si discutono proposte che andrebbero ad intaccare gli importi dei trattamenti previdenziali. A rischio di tagli sono attualmente pensioni e stipendi di dipendenti pubblici che superano la soglia del 1500 euro netti su base mensile.
A muovere le acque la proposta che il sindaco Basilicata di Fara Sabina ha lanciato per andare in soccorso dei lavoratori più sferzati dai colpi del coronavirus. Il primo cittadino ha parlato di “un taglio orizzontale per 6 mesi per un valore di 10 miliardi dalle pensoni”. Ciò però limitatamente alle pensioni che oltrepassano i 1500 euro mensili e come misura solidale nei riguardi dei contribuenti che pagano il prezzo più elevato.