Spesso le donne che lavorano in casa e che non hanno mai percepito stipendio si ritrovano ad affrontare proprio in vecchiaia difficoltà economiche. Per i contribuenti con situazioni di disagio finanziario il Governo stanzia una serie di sussidi e facilitazioni fiscali per offrire sostegno nell’immediato. Il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza sono due misure assistenziali che garantiscono assegni mensili per il sostentamento dei contribuenti più bisognosi. Forse non tutti sanno che anche le casalinghe possono richiedere la pensione di cittadinanza se sono in possesso di alcuni fondamentali requisiti.
L’importo degli assegni che l’INPS eroga a vantaggio dei beneficiari può aumentare in presenza di più membri all’interno del nucleo familiare. Ma anche chi vive da solo può inoltrare la domanda all’Ente per ottenere il riconoscimento dell’integrazione economica. Per avere un’idea delle somme di denaro spettanti rimandiamo alla lettura dell’articolo “Quanto dura e a quanto ammonta la pensione di cittadinanza?”.
Ricordiamo che la pensione di cittadinanza, secondo il dettato della Legge 4/2019 raggiunge i contribuenti più anziani di età pari o superiore a 67 anni. Pertanto anche le casalinghe possono richiedere la pensione di cittadinanza possono richiedere la pensione di cittadinanza se hanno raggiunto i 67 anni di età. A ciò si deve tuttavia aggiungere il possesso di altri requisiti reddituali patrimoniali e di cittadinanza.
Anche le casalinghe possono richiedere la pensione di cittadinanza
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Possono ottenere il beneficio le casalinghe che hanno un reddito inferiore a 9.360 euro, valori immobiliari inferiori a 30.000 euro, valori mobiliari non oltre i 6.000 euro. Inoltre all’interno del nucleo familiare nessun componente deve possedere un’auto di cilindrata superiore a 1.600 cc con immatricolazione risalente al semestre precedente.
Dal momento che anche le casalinghe possono richiedere la pensione di cittadinanza illustriamo di seguito la procedura per inoltrare la domanda. Il contribuente può recarsi presso gli sportelli delle Poste, i Caf o i Patronati, ma può anche avvalersi dei servizi online. Per inviare la domanda per via telematica deve munirsi di SPID o di Carta di identità elettronica e presentare la documentazione necessaria.
Pertanto occorre richiedere l’attestazione ISEE in corso di validità e compilare il modello RdC/PdC-Com ridotto o esteso. Ricordiamo che si ricorre al modello RdC/PdC ridotto se nel nucleo familiare un membro svolge attività lavorativa e quindi il reddito da lavoro confluisce nell’ISEE. Si deve invece compilare il modulo RdC/PdC esteso se lo svolgimento di un eventuale impiego da parte di un familiare avviene dopo la presentazione della richiesta del sussidio. Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito del Ministero del lavoro dove potrete reperire e scaricare la domanda per richiedere la pensione di cittadinanza.