Anche in viaggio possiamo guadagnare se sappiamo come trasformare la nostra abitazione in casa vacanza

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In Italia c’è chi ha la fortuna di avere una seconda casa. Di solito si tratta di case che si trovano in luoghi diversi da quelli di residenza abituale. Possono infatti trovarsi al mare, al lago, in montagna, in collina o in pianura. Sono quelle case in cui le famiglie vanno in vacanza per rilassarsi durante le pause estive o invernali. Tuttavia, quando si parte per il viaggio, si lascia inabitata un’abitazione che potrebbe fruttare dei soldi. Oppure, si potrebbe anche far fruttare del denaro la seconda casa in cui ci si va troppo poco. Infatti, anche in viaggio possiamo guadagnare se sappiamo come rendere casa nostra una casa vacanza.

Cosa vuol dire casa vacanza

Una casa vacanza non è altro che un appartamento o una casa intera che è dedita all’affitto per turisti. La caratteristica principale della casa vacanza è l’assenza di servizi di assistenza, come la reception o bar e ristorante. Inoltre, non si possono superare i tre mesi consecutivi di affitto. Per capire meglio le caratteristiche di una casa vacanza è utile fare dei paragoni con altre offerte locative. Per esempio, a differenza dei bed and breakfast, la casa vacanza non offre né la colazione né cibo in generale. Rispetto agli affittacamere invece, la casa vacanza differisce perché non offre alcun servizio complementare.

In altre parole, la casa vacanza è una casa arredata che si affitta per brevi periodi di tempo e prevede degli adempimenti fiscali e legali molto leggeri e snelli.

Anche in viaggio possiamo guadagnare se sappiamo come trasformare la nostra abitazione in casa vacanza

Per riuscire a trasformare casa nostra in una casa vacanza dobbiamo adempiere alcuni obblighi previsti dalla legge. La casa deve naturalmente essere a norma e abitabile e bisogna segnalare l’apertura della casa vacanze alla Questura di competenza. Inoltre, bisogna far pervenire sempre in Questura o al Commissariato la comunicazione di cessione del fabbricato in due occasioni. La prima riguarda il godimento o la concessione dell’uso dell’immobile relativi ad un contratto non registrato. La seconda invece riguarda i casi in cui l’uso dell’immobile o il godimento è concesso a cittadini che provengono fuori dall’Unione Europea. Se invece il contratto viene legalmente registrato, questa comunicazione risulta superflua.

Come per ogni arrivo, entro 24 ore i gestori della casa vacanza devono comunicare alla Questura le generalità degli ospiti presenti in casa. Per quanto riguarda l’aspetto fiscale, bisogna naturalmente dichiarare gli introiti e, se l’importo supera i 77,47 euro, va rilasciata anche ricevuta fiscale con marca da bollo. In questo modo potremo usare al meglio tutte le nostre proprietà e concederci qualche lusso in più quando siamo in ferie.

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