Riuscire a spuntare dalla banca un mutuo più alto rispetto al valore di una casa che un contribuente acquista è un evento difficilmente realizzabile. Oggi giorno è già difficile ottenere un mutuo, figuriamoci se più alto del prezzo dell’immobile. Una situazione del genere, cioè del mutuo più alto del prezzo della casa però, non è una rarità. E non dipende certo dalla benevolenza di una banca. Molto dipende dal rapporto tra acquirente e venditore e da cosa decidono per il rogito notarile.
La Legge italiana è abbastanza rigida da questo punto di vista, a tal punto che molti non considerano cosa possa loro accadere dal punto di vista fiscale, a non prestare attenzione alle regole da seguire su un mutuo.
Cosa succede se il valore è più alto di quello della casa nell’atto notarile
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Anche il mutuo fa scattare gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate, e parliamo di accertamenti fiscali che non vanno mai presi alla leggera. Capita spesso che l’accensione di un mutuo con una banca finisca con l’ottenimento di una cifra più alta del valore della casa acquistata. In pratica sull’atto dal Notaio, il valore della casa ha una cifra più bassa dei soldi presi in banca sul cui contratto è stato inserito un valore dell’immobile più alto. Una condizione questa che dipende per esempio, dal volere del venditore che chiede l’inserimento di una cifra inferiore a quella effettivamente pagata dall’acquirente.
Una cosa illecita questa, perché dal punto di vista del venditore, significa aver incassato cifre non dichiarate e quindi in nero. Un vero illecito quindi. Ma oggi affrontiamo il caso dal punto di vista dell’acquirente. In ogni caso si tratta di vera e propria evasione fiscale.
Anche il mutuo fa scattare gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate e pure per l’acquirente
Le tasse sull’acquisto sono il primo fattore da considerare. Se la differenza tra costo di acquisto nell’atto e mutuo acceso è tanta, addirittura sproporzionata, l’accertamento fiscale scatta praticamente in automatico. E le differenze di imposta, con sanzioni e interessi saranno chieste sia all’acquirente che al venditore. Ma c’è dell’altro. Per esempio, chi deve scaricare gli interessi del mutuo sul proprio modello 730, non potrà scaricarli tutti dal momento che devono essere collegati all’importo del valore dell’immobile comprato.
Se gli interessi pagati sono, come ovvio che sia, sulla cifra presa in banca con il mutuo, quelli scaricabili dal 730 sono quelli pagati sul valore dell’immobile come inserito nel rogito. Ma c’è anche il concreto rischio che venga annullato il contratto di mutuo, con l’obbligo di restituire il “prestito” ottenuto. In questo caso è la leva giuridica a farla da padrona. Se il rapporto tra mutuo ottenuto e valore dell’acquisto è sproporzionato a favore del primo, il contratto di mutuo è tacciabile di nullità.