Quando viene a mancare una persona cara sono davvero tante le incombenze burocratiche in capo gli eredi. Talvolta qualcosa potrebbe sfuggire perché presi da tante cose o semplicemente perché se ne ignora l’esistenza. Ad esempio vedova ed eredi potrebbero pagare pesanti sanzioni se non inviano entro i termini la dichiarazione dei redditi cui era tenuto il defunto. Ovvero nel caso in cui quest’ultimo era titolare di partita IVA e come tale obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi Persone Fisiche. Quando si riceve un bene in eredità inoltre sono necessarie alcune formalità, ciò in quanto questa non si acquisisce automaticamente.
L’eredità infatti va accettata ed esistono due modi, in maniera espressa o tacita. In particolare nel primo caso è necessario un atto pubblico o una scrittura privata autenticata, nel secondo caso sono necessarie alcuni comportamenti del chiamato all’eredità. Ovvero quando questi rimane nel possesso dei beni per oltre tre mesi senza procedere all’inventario o compie atti che lasciano presumere la volontà di accettare. Tuttavia non sempre si è a conoscenza di determinate formalità di cui solo in un secondo momento si capisce l’importanza.
Anche i notai consigliano questo adempimento che molti ignorano prima dell’acquisto o della donazione per non perdere soldi e casa
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Spesso infatti quando si decide di vendere un bene ricevuto in eredità possono presentarsi diverse situazioni che possono compromettere la conclusione della compravendita. Soprattutto al momento dell’atto di stipula dell’atto notarile. Chi ha ricevuto in eredità un immobile deve necessariamente procedere all’accettazione dell’eredità, in maniera espressa o tacita. In quest’ultimo caso è necessario per vendere o donare l’immobile ricevuto in eredità procedere alla trascrizione nei pubblici registri immobiliari dell’accettazione tacita. Ovvero qualora questa non sia stata eseguita. Ciò è fondamentale per garantire la continuità dei passaggi di proprietà nei registri immobiliari. Nonché per tutelare l’acquirente e l’eventuale banca mutuante da eventuali azioni di terzi.
Infatti qualora dovesse mancare tale trascrizione, le successive trascrizioni o iscrizioni a carico dell’acquirente non producono effetti. Con la conseguenza che quest’ultimo non potrà far valere il proprio acquisto davanti a terzi che avanzano pretese. Inoltre l’ipoteca iscritta sul bene potrebbe non avere valore. Poiché la trascrizione dell’accettazione tacita ha dei costi, alcuni potrebbero ritenerla superflua. Invece è indispensabile per non rischiare di perdere la conclusione dell’atto di compravendita. Pertanto anche i notai consigliano questo adempimento agli eredi prima di procedere alla vendita o donazione dell’immobile.
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