Per gli invalidi civili, la normativa prevede delle tutele e delle agevolazioni in diversi ambiti. Questo perché è sicuramente più difficile districarsi nella vita quotidiana quando la capacità lavorativa è ridotta. Sia in ambito economico che sociale. Erroneamente si è portati a credere che con una percentuale di invalidità bassa non spettino benefici, ma non è così. Le agevolazioni riconosciute agli invalidi, infatti, spettando anche con invalidità civile dal 33 al 73%. Cerchiamo di capire quali sono a livello sanitario, fiscale e lavorativo.
Agevolazioni con percentuale inferiore al 74%
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Non serve necessariamente il 74% di invalidità per avere diritto a benefici. La pensione di invalidità civile con percentuale inferiore, infatti, non spetta. Si tratta di una prestazione assistenziale riconosciuta solo a partire dal 74% di invalidità civile.
Ma ci sono altre agevolazioni. Ad esempio, l’assegno ordinario di invalidità è riconosciuto a partire dal 67%. Attenzione, però. In questo caso la diminuzione della capacità lavorativa non è intesa in generale. Deve trattarsi, infatti, di una riduzione riferita alle mansioni svolte o alle attitudini del lavoratore. Ed occorre aver versato almeno 5 anni di contributi per richiedere l’AOI, di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente. Si tratta, infatti, di una misura previdenziale che è riconosciuta solo agli invalidi lavoratori. Ai quali, tra l’altro, possono spettare anche contributi figurativi in determinati casi.
Anche con invalidità civile dal 33 al 73% ci sono agevolazioni sanitarie o fiscali e anche sul lavoro
Anche con invalidità tra il 33 ed il 73% sono riconosciute importanti agevolazioni. Come ad esempio, il contrassegno per gli invalidi. Ma in questo caso serve avere una determinata patologia che limita la mobilità. Con invalidità civile di almeno il 66%, tutti hanno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket su visite, esami e farmaci. E si tratta di un beneficio molto importante che aiuta il diversamente abile a far quadrare i conti nonostante i problemi di salute.
Per quanto riguarda, invece, le agevolazioni lavorative, ricordiamo che spetta:
- con il 45% di invalidità civile il collocamento mirato per il lavoro;
- per chi ha invalidità superiore al 50% il congedo per cure di 30 giorni l’anno;
- con il 60% di invalidità civile spetta rientrare nelle quote di riserva e la scelta della sede in cui lavorare.
Tutto questo senza dimenticare che nella maggior parte dei casi gli invalidi hanno diritto anche ad importanti agevolazioni fiscali. Per l’acquisto di un veicolo, nel caso si abbia una patologia che impedisce o limita la mobilità, spetta:
- una detrazione IRPEF del 19% sul costo d’acquisto;
- IVA agevolata al 4% sempre sul costo di acquisto;
- esenzione dal pagamento del bollo auto;
- esenzione dall’imposta di trascrizione quando si effettua il passaggio di proprietà.
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