Anche con demenza moderata si ottengono immediatamente pensione d’invalidità e accompagnamento INPS per queste limitazioni psicomotorie

Alzheimer

Quando gli anni iniziano ad accumularsi anche il nostro cervello invecchia e potrebbe perdere alcune abilità. I più frequenti sono sicuramente i cali di attenzione e i vuoti di memoria. Si ha la sensazione che la mente non riesca più a trattenere le informazioni e spesso ci si dimentica di fare qualcosa. In alcuni soggetti casi lo smarrimento mentale può causare incidenti domestici e infortuni più o meno gravi. Ciò rende spesso necessaria la presenza di un’altra persona al fianco dell’anziano con disabilità psichica.

A sostegno di queste spese chi è titolare di Legge 104 potrebbe richiedere 500 euro fino a giugno 2022. Ogni mese infatti pesano notevolmente sul portafoglio degli anziani i costi dell’assistenza domiciliare. Soprattutto in presenza di uno stadio avanzato di Alzheimer ha bisogno di costante sorveglianza. Ciò ovviamente determina un carico di spese assai oneroso anche per i parenti del paziente.

A tal fine il Governo stanzia assegni di vario importo per 36 mesi anche ai familiari che non convivono con l’anziano invalido. Si consideri inoltre che anche con demenza moderata si ottengono immediatamente pensione d’invalidità e accompagnamento INPS per queste limitazioni psicomotorie. In base alla valutazione del disagio mentale i medici legali certificano la necessità di prestazioni economiche.

Per individuare la gravità della demenza vascolare ci si avvale dei criteri clinici della Clinical Dementia Rating Scale (CDR). Si tratta di una scala numerica utile a valutare una serie di capacità cognitive. In particolare indaga la performance mentale e funzionale dell’anziano in sei diverse aree. Dai punteggi ottenuti in ogni campo è possibile desumere il livello di compromissione cerebrale.

Anche con demenza moderata si ottengono immediatamente pensione d’invalidità e accompagnamento INPS per queste limitazioni psicomotorie

Il CDR consente pertanto di rilevare l’eventuale perdita di memoria, la capacità di orientamento e di risoluzione dei problemi. Ma fa emergere anche l’eventuale difficoltà di compiere in modo autonomo gli atti quotidiani di vita domestica. Fornisce infine utili informazioni sul grado di autonomia del paziente nel vestirsi, lavarsi, nutrirsi e usare effetti personali. Stando alle indicazioni dell’INPS già a partire dallo stadio CDR-2 che corrisponde a demenza moderata si deve riconoscere l’indennità di accompagnamento.

Allo stesso modo per le demenze vascolari con CDR da 2 a 5 la Commissioni legale riconosce l’invalidità al 100%. In caso di demenza moderata si registra disorientamento temporale e talvolta anche spaziale e perdita severa della memoria. Inoltre si riscontra spesso assenza di attività sociale, difficoltà nello svolgimento di funzioni semplici e necessità di aiuto per la cura personale.

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