Anche con 5.000 euro si possono guadagnare ricchi interessi in pochi anni tra buoni postali o titoli di Stato o il conto deposito

conto deposito

C’è un malcelato luogo comune secondo cui i guadagni da investimenti sono una prerogativa dei grossi capitali. Sicuramente una ricca giacenza sul conto dà maggiore serenità in termini di eventuali necessità o urgenze. Inoltre offre una più vasta possibilità di scelta tra gli strumenti di investimento presenti sul mercato. Infine va detto che i guadagni finali sono anche (ma non solo) una funzione del capitale investito.

Premesso ciò, anche con 5.000 euro si possono guadagnare ricchi interessi in pochi anni sfruttando le opportunità presenti sul mercato. In questa sede ne metteremo tre a confronto, tutte riguardanti il reddito fisso.

La soluzione offerta dai buoni fruttiferi postali

Dal 6 luglio Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha rivisto la composizione e gli interessi di dei buoni fruttiferi postali, aumentandoli. Ricordiamo che Poste Italiane è solo l’intermediario incaricato della distribuzione di questo prodotto d’investimento di Stato.

Sulla scadenza a 48 mesi una buona soluzione la offre il buono 4 anni risparmiosemplice. Lo strumento è disponibile solo se si attiva un Piano di risparmio risparmiosemplice e offre al risparmiatore due possibili guadagni finali. Infatti il rendimento annuo lordo standard a scadenza è pari all’1,00%. Tuttavia, esso sale all’1,50% annuo lordo al raggiungimento di minimo 24 sottoscrizioni.

Anche con 5.000 euro si possono guadagnare ricchi interessi in pochi anni tra buoni postali o titoli di Stato o il conto deposito

Dopo i picchi di metà giugno, i rendimenti sui titoli di Stato avevano ripiegato per diverse sedute. Nelle ultime ore, invece, questo trend discendente sembra essersi arrestato. Ora, in attesa di capire quale direzione imboccherà il mercato c’è da dire che i rendimenti stanno risalendo.

Consideriamo anche qui un bond con durata residua intorno ai 4 anni. Ad esempio il BTP con ISIN IT0005370306 emesso il 15 aprile 2019 e scadenza al 15 luglio 2026, ha una durata residua di 4,02 anni. La cedola nominale lorda è pari al 2,10%, mentre il rendimento effettivo è di poco inferiore alla cedola. Al momento in cui scriviamo, infatti, il titolo scambia a mercato al prezzo di 100,12 centesimi.

La soluzione che rimanda al conto deposito

La terza ed ultima alternativa riguarda il conto deposito, sempre di pari durata dei primi due strumenti. Tuttavia, per spuntare il miglior rendimento possibile optiamo per il prodotto a vincolo rispetto a quello libero.

Tra le varie opzioni presenti sul mercato abbiamo considerato quella offerta da Banca Privata Leasing. Il prodotto a vincolo a 4 anni offre interessi crescenti accreditati ogni 6 mesi sul conto d’appoggio. Gli interessi sono fissi e crescenti (formula step-up) e si parte dallo 0,30% del 1° semestre per arrivare al 3,00% dell’8° e ultimo semestre.

In definitiva, si evince chiaramente che il mercato pullula di opzioni anche sul reddito fisso. Tuttavia, si tratta di rendimenti che raramente riescono a coprire l’attuale inflazione. In definitiva questi strumenti permettono di ridurre le perdite reali, almeno con riferimento al 2022.

Approfondimento

Spostando 20.000 euro dal conto corrente su questo BTP si guadagna il necessario per pagare le tasse scolastiche o universitarie dei figli

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